“Senza un riconoscimento da parte del ministero questo festival non ha futuro”. Alberto Triola, direttore artistico del Festival della Valle d’Itria, ha lanciato un appello al ministro per i Beni e le attività culturali, Massimo Bray, in occasione della presentazione della 39esima edizione del Festival.
I FINANZIAMENTI – Il festival è sostenuto da Regione Puglia (con 500mila euro), ministero per i Beni e le attività culturali (500mila euro) e dal Comune di Martina Franca (180mila euro), oltre che da privati e dalla biglietteria. Rispetto all’anno scorso è venuto meno il contributo della Provincia di Taranto (oggi retta da un commissario), sempre di 180mila euro. Ma il Festival della Valle d’Itria è stato escluso dal contributo straordinario di un milione di euro ciascuno affidato dal Governo a «festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale», e cioè il Rossini Opera Festival, il Festival dei Due Mondi, il Ravenna Festival e Festival Pucciniano Torre del Lago. «Ma il Valle d’Itria merita questo riconoscimento», ha spiegato Triola. L’offerta culturale della rassegna martinese è aumentata, rispetto all’anno scorso, grazie al coinvolgimento dei giovani dell’Accademia del Belcanto della Fondazione Paolo Grassi (che utilizza il festival).