Un sindaco così era l’ultima cosa che potessimo aspettarci. Le vacanze sembravano poter scacciar via tutte le polemiche, per aprire quella nuova stagione politica annunciata da tutti, ma mai incominciata. In realtà però a questa cosa nessuno ci ha mai creduto. E così ieri ci siamo trovati di fronte all’ennesima scena ai limiti dell’assurdo.
Consiglio Comunale cominciato come al solito con l’auspicio che i lavori potessero svolgersi nel migliore dei modi, ma ad un tratto chiede la parola il sindaco. Nel video sotto riportato viene ripresa la strigliata del primo cittadino Franco Palazzo al consigliere Paolo D’Arcangelo. In tutto ciò niente di strano, in fondo la dialettica politica si sa che spesso alza i toni e riscalda gli animi, ma questa volta la storia è differente. L’offesa alle persone è cosa diversa dalla discussione politica di un Consiglio Comunale.
I cittadini sono stanchi dell’atteggiamento di un sindaco santo, amante della Chiesa e di Gesù Cristo. Tutto ciò deve trovare riscontro con i fatti.
Cominciamo dall’inizio: il sindaco in un intervento accusava l’avv. D’Arcangelo di non essere un bravo cattolico (guarda il video) perché prima dell’interruzione estiva e durante le trattative per la gestione della questione AC Martina, fu convocato un consiglio comunale che avrebbe dovuto fare luce sull’andamento della situazione (il sindaco non era presente per motivi che non stiamo ad approfondire e a quanto pare fondati) durante il quale il consigliere D’Arcangelo chiese a più riprese di chiamare il sindaco affinchè potesse unirsi ai lavori del Consiglio.
Ma a noi non interessa tutto ciò, il punto non è questo. Quello che interessa è lasciare fuori dalle sale politiche Gesù Cristo. Perché egli fece ben altro da quello che gli uomini fanno su questa terra. Egli seppe sacrificare la propria vita per gli uomini, e gli uomini da parte loro non sono neppure in grado di rinunciare alle loro poltrone per il bene comune. Siamo stanchi di questa ipocrisia e questo falso buonismo. Lasciamo stare il Signore e impariamo ad avere rispetto almeno nei confronti di Dio. Ho già lamentato più volte il fatto che la gente fermi noi giornalisti per strada e ci chieda di denunciare la politica. È questo quello che facciamo.
Martina non ha bisogno di amministratori che alla processione della Madonna del Carmine chiedono perdono per l’immobilità politica, ma ha bisogno di gente che sappia risolvere la questione delle cooperative dei minori a rischio (era sufficiente una proroga), quella della Casa di riposo, l’inagibilità del Tursi, il Centro tessile, il mercato settimanale, la viabilità, la gestione della raccolta rifiuti, il Piano Urbanistico…
Ma smettiamola con il cattolicesimo. Spero che a queste poche parole nessuno si senta offeso, nel caso lo fosse non era questo il nostro intento. Ogni tanto anche noi giornalisti dobbiamo alzare la voce per farci sentire, purchè il tutto venga fatto con spirito costruttivo. Il nostro obiettivo è quello di fungere da grillo parlante, quello che ieri sera è stato chiamato esame di coscienza e che ogni tanto ognuno dovrebbe fare. Questa volta si è davvero esagerato.
Ottavio Cristofaro
Ci scusiamo per la qualità delle immagini e del suono.