“Il servizio postale non può non essere considerato di servizio pubblico per via della sua altissima rilevanza sociale”, lo sostengono Piero Bello, Pino Pulito e Mario Caroli del Pdl, secondo cui per tali ragioni “non è possibile in alcun modo anteporre le esigenze di natura ragionieristica a quelle della comunità servita”.
Da questa premessa scaturisce la iniziativa che ha visto nei giorni scorsi l’organizzazione di un incontro per promuovere la costituzione di un comitato per il mantenimento dell’ufficio postale all’interno del centro storico.
Da qui la raccolta e successiva presentazione, nel consiglio comunale del 14 giugno scorso, di ben 1.402 firme in calce ad una petizione popolare.
Una mozione, illustrata al sindaco e al consiglio comunale, con la quale si richiede di adottare, quali interpreti delle istanze dei cittadini, le più utili soluzioni atte a garantire la continuità del servizio, eventualmente anche con diverse modalità di erogazione, nell’ambito delle mura che delimitano il centro storico.