Nuove Proposte premia il presidente di Poste Italiane – Lo Stradone

Nuove Proposte premia il presidente di Poste Italiane

Lo scorso 11 settembre la Sala Consiliare del Palazzo Ducale di Martina Franca ha ospitato un importante convegno dedicato alle “Poste Italiane”.
La cerimonia è stata organizzata dalla Fondazione Nuove Proposte che, nel panorama culturale della città, si pone ormai da tempo come grande risorsa per ampliare orizzonti che, in una realtà provinciale come la nostra, spesso tendono ad appiattirsi.
Per questo evento, infatti, la fondazione e il suo presidente, l’avvocato Elio Michele Greco, hanno onorato la città con la presenza di illustri ospiti, primo tra tutti, Giovanni Ialongo, presidente di Poste Italiane, insignito del XXX premio Nuove Proposte, medaglia d’oro per l’imprenditoria.
A presenziare la cerimonia c’erano, inoltre, Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, a cui è stata affidata la laudatio dell’attività svolta dal presidente Ialongo; il senatore Nessa; il prefetto di Taranto Alfonso Pironti; il questore Gian Carlo Pozzo; Pierfranco Bruni, in qualità di rappresentante del Ministero dei Beni Culturali; i consiglieri regionali Pentassuglia, Zullo, Tagliente e Chiarelli; l’assessore comunale Fumarola e Vitantonio Santoro di Fise-Assoposte.
Ad aprire il convegno è stato l’intervento del sindaco Franco Palazzo il quale non ha perso l’occasione per rivolgere al presidente Ialongo una richiesta da parte della città manifestando l’esigenza per Martina di avere un ufficio postale in contrada Capitolo.
La manifestazione, che ha goduto dell’alto Patronato del presidente della Repubblica, ha assunto una particolare rilevanza data la coincidenza della sua espletazione in concomitanza con l’inaugurazione del XXXVIII “Anno di Studi” di Nuove Proposte e dell’assegnazione del XXX premio da parte della fondazione proprio al presidente Ialongo.
L’evento ha, inoltre, ricordato il XXX anniversario dell’inaugurazione del nuovo ufficio postale di Martina alla quale presenziò il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni, Giulio Orlando.
Onorato del riconoscimento ricevuto, il presidente di Poste Italiane, ha espresso nel suo discorso di ringraziamento la soddisfazione nel percepire, tramite premi come questi, l’integrazione della sua azienda nel territorio e la capacità dei suoi 14.000 uffici di rispondere alle esigenze dei cittadini, delle imprese e della pubblica amministrazione. Ialongo ha illustrato alcune delle iniziative messe in atto per permettere alle Poste di essere al passo con i tempi, ma soprattutto per far si che l’azienda sia partecipe del processo di sviluppo sociale ed economico del Paese. Strategie adoperate in tal senso sono state una distribuzione capillare sul territorio, l’inserimento di piattaforme tecnologiche all’avanguardia e la presentazione di prodotti convenienti e di facile utilizzo.
Il presidente ha inoltre sottolineato come questi accorgimenti non siano sufficienti per rispondere all’infausto futuro economico che si prospetta per l’Italia ma anche per l’Europa, di fronte al quale l’azienda intende presentarsi forte e più matura attraverso lo sviluppo e il miglioramento dei propri prodotti e una maggiore spinta innovativa.
Non solo futuro e trasformazione tecnologica per gli uffici postali di Giovanni Ialongo, però, il quale non ha dimenticato di ricordare come un ruolo chiave nell’integrazione delle Poste, in particolare nelle realtà più piccole, sia da sempre stato rappresentato dalla figura del postino, lato umano vicino alla gente che l’azienda non intende perdere.
A tal proposito è intervenuto l’assessore comunale Fumarola il quale per l’occasione ha volutamente svestito i panni di uomo di giunta per indossare quelli a lui più familiari, o meglio quelli più cari ai suoi elettori, di postino della città. Con le sue parole l’esponente del PdL e assessore ai servizi sociali, ha ripercorso le tappe fondamentali che hanno segnato il cambiamento del ruolo del postino che, nel tempo, ha saputo adeguarsi alle diverse esigenze della popolazione in continua mutazione.

Vincenza Colucci