Lo Scapolare di Giovanni Paolo II ha visitato la città – Lo Stradone

Lo Scapolare di Giovanni Paolo II ha visitato la città

La visita dello Scapolare del Carmine indossato dal Beato Giovanni Paolo II e la festa della Madonna della Sanità hanno segnato la vita religiosa martinese di questi ultimi giorni.
La Chiesa del Carmine ha accolto lo Scapolare indossato da Papa Wojtyla in un bagno di folla che da piazza Roma è stato accompagnato in processione sino alla prima parrocchia costruita fuori le mura della città.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Arciconfraternita del Carmine di Martina Franca, in occasione delle celebrazioni per il terzo centenario della fondazione avvenuta nel 1713, con il patrocinio del Comune di Martina Franca, della Giunta e del Consiglio Regionale della Puglia.
Karol Wojtyla ricevette lo Scapolare del Carmine all’età di 10 anni. Per l’amore che nutriva verso la Madre celeste, non se ne volle mai separare durante la sua vita terrena, nemmeno in sala operatoria dopo l’attentato del 13 maggio 1981.

“Lo scapolare è segno di consacrazione e di appartenenza”, ha detto l’Arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro in visita per partecipare alle celebrazioni e onorare della sua presenza i fedeli martinesi.

Nel giorno della festa dei lavoratori, invece, dopo la celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco Don Michele Castellana, è seguita la conferenza “Un Segno per accelerare la Speranza: lo Scapolare del Carmine”, introdotta da Paolo Miola, priore dell’Arciconfraternita del Carmine di Martina Franca.
A relazionare il professor Francesco Lenoci, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e vicepresidente dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano.
Per lui il ricordo della visita a Martina del Santo Padre in quel 29 ottobre 1989: “quella domenica, a Martina, con immensa gioia ho visto Papa Giovanni Paolo II percorrere a bordo della Papamobile la nostra piazza principale: “lo Stradone”. Il Papa è salito sul palco; aveva al suo fianco il vescovo Salvatore De Giorgi”.

Un messaggio sull’importante anniversario per la confraternita martinese del Carmine è nelle parole di don Michele Castellana nella prefazione al Libro “L’Arciconfraternita del Carmine di Martina Franca” (Nuova Editrice Apulia, novembre 2012): “Sono tante – scrive Don Michele – le generazioni che si sono succedute nei trecento anni dell’Arciconfraternita. Quante persone, quanti volti, quante presenze, quanti confratelli, quante consorelle, quante esperienze: tutti hanno contribuito alla crescita dell’Arciconfraternita. Solo il Signore sa. Lui li conosce ad uno ad uno. Noi nel presente riceviamo il frutto del loro lavoro, della loro fedeltà alla Chiesa e all’Arciconfraternita. È un cammino di fede – continua ancora – di spiritualità e di testimonianza: è un patrimonio molto prezioso. Cosa lega noi a questa moltitudine che ci ha preceduto? Una cosa sola: la devozione alla Vergine del Carmine”.

Tempo di festa anche per il frequentatissimo Santuario della Madonna della Sanità, il cui parroco e custode è Don Luigi Angelini. Grande la devozione dei martinesi al Santuario della Madonna.
Ha invocato la protezione di Maria nei problemi di tutti i giorni l’Arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro subito dopo la chiusura della processione. “Ho lasciato il Brasile – ha detto – e pensavo di aver lasciato i problemi difficili, invece sono qui con voi e ne ho trovati altri e diversi. Ha partire dalla fede – ha poi concluso – ogni cosa diventa più facile, con l’aiuto di Maria”.

o.cri.