Il Comune propone un “Anno Carelliano” nel bicentenario della morte del pittore – Lo Stradone

Il Comune propone un “Anno Carelliano” nel bicentenario della morte del pittore

Con l’evento “Martina, città bella – 250° Anniversario dell’inaugurazione della collegiata di San Martino” di sabato 4 maggio si aprono le manifestazioni per il bicentenario della morte di Domenico Carella. Gli eventi saranno organizzati e curati dal Gruppo Umanesimo della Pietra il quale si avvarrà della direzione e collaborazione scientifica di studiosi ed esperti i quali garantiranno il proprio apporto professionale: gli storici dell’arte Enza Auricchio e Francesco Semeraro, cui è demandata la direzione scientifica; lo storico Giovanni Liuzzi per le ricerche bibliografiche e d’archivio; le esperte in turismo culturale Cristina Comasia Ancona e Rosa Alba Petrelli per le visite guidate nei luoghi in cui si conservano opere carelliane; l’intero staff tecnico per la direzione e la redazione editoriale delle pubblicazioni.

La ricorrenza del bicentenario della morte del noto pittore Domenico Carella è una occasione rilevante non solo per gli storici, gli studiosi, gli operatori culturali ma anche per riconsiderare l’opera straordinaria del pittore e della sua scuola, del secolo che l’ha espresso, il settecento, che è il secolo d’oro della storia culturale e civile del Regno di Napoli.

È intento dell’Amministrazione comunale celebrare degnamente questo evento attraverso un programma di iniziative dal titolo “Anno Carelliano” che sarà di grande richiamo culturale e turistico e consentirà a turisti, scuole, pubblico colto, di conoscere o approfondire la conoscenza di un grande patrimonio pittorico.

Per questo l’Amministrazione Comunale ha concordato una proposta progettuale con il gruppo Umanesimo della Pietra, noto pubblicamente per i suoi meriti scientifici, per la rigorosa e profonda indagine storica condotta su scala comprensoriale, per le conoscenze e le competenze di cui si avvale ai fini della ricerca storica sui beni storico-culturali documentata da innumerevoli pubblicazioni e dalla redazione, da circa un quarantennio, di una pregevole rivista, molto apprezzata in diversi ambienti scientifici.

Il 23 settembre 1813 moriva in Martina Franca il pittore Domenico Carella nato sicuramente a Francavilla Fontana tra gli anni 1721 e 1723.
Domenico Carella è il capostipite d’una famiglia di pittori che, preso il nome di Carelli, attraversò diverse generazioni tra il settecento e l’ottocento, raggiungendo vette molto alte nella rappresentazione pittorica.

La sua attività fu molto intensa non solo a Martina dove affrescò le pareti del Palazzo Ducale ma anche ad Alberobello, a Bari, a Bernalda, a Castellaneta, a Ceglie Messapica, a Conversano, a Francavilla Fontana, a Lecce, a Massafra, a Mesagne, a Monopoli, a Rutigliano, a Taranto, a Torre Santa Susanna e in numerosi altri posti dove si conservano opere a lui attribuite o alla sua scuola. Martina Franca oggi è nota al grande pubblico regionale, nazionale e internazionale per il suo centro storico di cui il Palazzo Ducale affrescato da Domenico Carella è il luogo simbolicamente più prestigioso. Dopo il restauro degli anni scorsi, oggi è meta di tantissimi turisti.

Dal 1 luglio 2012 ad oggi – secondo alcune stime del Comune – sarebbero più di 25.000 i visitatori, cittadini in gran parte turisti italiani e stranieri, studenti e docenti, uomini e donne di cultura, che hanno apprezzato le pareti affrescate di Domenico Carella.

Ottavio Cristofaro