Il discorso con cui il Presidente Giorgio Napolitano ha avviato il suo secondo settennato è sicuramente una delle più straordinarie lezioni di democrazia, senso dello Stato e delle Istituzioni, che si sia mai ascoltato in Parlamento.

Il commento del deputato martinese Gianfranco Chiarelli:

Con estrema chiarezza e senza alcun indugio il Presidente ha richiamato noi tutti parlamentari, e l’intero sistema politico, ad una assunzione di responsabilità adeguata al momento di estrema emergenza in cui il Paese versa. Un richiamo che non può restare inascoltato, come non si può ignorare il suo severo monito racchiuso nella espressione: «se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al paese». Chiarissimo anche il messaggio inviato a quanti contrappongono la rete alle istituzioni, le piazze al Parlamento. E, mentre le elezioni regionali in Friuli fanno registrare una percentuale di votanti poco superiore al 50% degli aventi diritto, confermando ancora una volta il distacco tra i cittadini e la politica, sarebbe imperdonabile oggi continuare sulla strada dei veti e delle pregiudiziali, rispetto alla chiara indicazione di Giorgio Napolitano di dare subito vita ad un governo di larghe intese che affronti con immediatezza le più gravi emergenze del Paese.