Il GAL Valle d’Itria invita a “Di Olivo in olio” – Lo Stradone

Il GAL Valle d’Itria invita a “Di Olivo in olio”

Secondo appuntamento alla Scoperta dei Tesori rurali della Valle d’Itria organizzato dal GAL in collaborazione con il CEA, Centro di Educazione Ambientale di Cisternino. E se di tesori reali si parla non si può che parlare dell’Oro di Puglia. Fra passatoi ed oliveti passeggeremo ai piedi della Murgia fra Cisternino e Casalini per conoscere più da vicino perché attorno a questa secolare pianta si è sviluppata, nel bacino del Mediterraneo- culla storica dell’ulivo, tutta una civiltà.

Nell’antichità difatti questa coltivazione era considerata dono divino e albero sacro, simbolo di pace, gloria ed abbondanza: secondo la mitologia greca fu la dea Atena a piantare il primo albero di ulivo e per i Greci esso era considerato una pianta tanto sacra (simbolo di forza, di fede, di pace) che chi la danneggiava o sradicava, era punito con l’esilio.

Al termine della passeggiata, verrà visitata l’Azienda Agricola Biologica “Il Frantolio di D’Amico Pietro”, che è sita su una collina a circa 397 metri sul livello del mare, e che opera nel settore olivicolo dal lontano 1917. Non a caso il simbolo dell’azienda è il Fiscolo, una sorta di tributo alla storia contadine in cui affonda le radici il frantoio. Il fiscolo è un disco di paglia intrecciata a mano, che viene ancora usato in Puglia come filtro nella spremitura a freddo delle olive. I tradizionali frantoi, fino al XX sec., erano infatti costituiti da una vasca circolare nella quale venivano versate le olive e macinate da una a tre grosse ruote di pietra poste al centro della stessa vasca. La “pasta olearia” che veniva fuori dal movimento rotatorio delle olive era distribuita su dei fiscoli e condotta quindi al torchio.

La visita al Frantoio sarà l’occasione non solo per vedere i luoghi in cui viene trasformato e prodotto l’olio della nostra terra ma anche e soprattutto per imparare a degustarlo con la guida di un esperto.