Regione. Rifiuti: ok al regolamento per gli Ato, ma con meno costi – Lo Stradone

Regione. Rifiuti: ok al regolamento per gli Ato, ma con meno costi

Sì all’unanimità della quinta Commissione (Ambiente) del presidente Donato Pentassuglia, al regolamento per il funzionamento degli organi di governo degli Ato in materia di gestione di rifiuti.
Un sì “condizionato” dal recepimento di due “suggerimenti” di iniziativa di Sel e de la Puglia per Vendola, condivisi poi dall’intera Commissione, che vanno nella riduzione dei cosiddetti costi della politica.
In particolare si tratta di aggiungere all’articolo 2 del suddetto regolamento, un quarto comma con il quale si specifica che la partecipazione agli organi di governo degli Ato è a titolo assolutamente gratuito.

Ma non è tutto. Michele Losappio (capogruppo di Sel) ha spiegato che all’articolo 4, comma 7 invece, “si ravvisa un errore”. Il comma recita espressamente che l’ufficio può avvalersi per lo svolgimento delle attività di competenza proprie e delegate, di professionisti esperti e/o di strutture esterne di assistenza tecnica. “Un giochetto rischioso per le borse dei cittadini” secondo Losappio e Disabato (capogruppo PpV), ma anche in contrasto con la legge 24 che all’articolo 6, sostiene esattamente il contrario e cioè, che per l’esercizio delle proprie funzioni l’ufficio di presidenza (struttura preposta alla gestione delle procedure tecnico-amministrative) debba avvalersi soltanto del personale e degli uffici degli enti locali partecipanti all’Autorità.
Argomenti, quelli portati in campo dai due esponenti della maggioranza, che non potevano non trovare la condivisione degli altri capigruppo presenti in Commissione Rocco Palese (Pdl), Negro (Udc), Franco Pastore (Misto/Psi).

Il presidente Pentassuglia ha informato la Commissione che le due proposte di legge dei consiglieri Caracciolo e Bellomo, la prima relativa alle politiche abitative in favore dei giovani e la seconda attinente al contributo per l’acquisto o l’affitto di alloggi per riavvicinare l’anziano e la famiglia dei figli, non possono essere prese in esame perché non vi è la copertura finanziaria.