Lieto fine per una storia fra un cane e le diverse persone che di lui si sono occupate.
Rumy, questo il nome del meticcio nero (un incrocio fra pitbull e pastore tedesco) è stato adottato a Roma da un pugliese trasferitosi nella capitale per lavoro. Dal canile di Roma, dove è stato microchippato, è stato adottato dal sig. Cagnetta che lo ha educato ed allevato con amore.
Per una serie di circostanze, anche lavorative del sig. Cagnetta, il cane è stato affidato al sig. Pino Schiena, di Ceglie Messapica, molto legato allo stesso Rumy, che si è occupato del cane con cura ed attenzione. Purtroppo, durante l’ultima ondata di maltempo Rumy è scappato e nel suo vagare è arrivato nel territorio di Locorotondo. Qui, è stato trovato dalla sig.ra Pasquina Grassi, che ha segnalato il suo ritrovamento all’Ufficio Ambiente del Comune di Locorotondo.
Attraverso il microchip, il funzionario del comune di Locorotondo Angelo De Fuoco, informato l’assessore al ramo Giusi Convertini, in stretta collaborazione con il responsabile del canile a Locorotondo, il sig. Pantaleo, è riuscito a risalire al sig. Cagnetta che si è subito attivato per capire cos’era successo al suo Rumy in quel di Ceglie Messapica. Qui, la nuova famiglia di Rumy era disperata perchè credeva che non lo avrebbe più rivisto. Così, nel triangolo Roma-Locorotondo-Ceglie Messapica si sono ritrovati Rumy, la sig.ra Pasquina che aveva in custodia il cane e la famiglia cegliese che ha potuto riabbracciare l’amato animale.
Il ricongiungimento è avvenuto martedì 5 marzo al Comune di Locorotondo.