Urbanistica: l’amministrazione vede la soluzione nella “Rigenerazione Urbana” – Lo Stradone

Urbanistica: l’amministrazione vede la soluzione nella “Rigenerazione Urbana”

Questa mattina, nella Sala del Museo delle Pianelle di Palazzo Ducale a Martina Franca sono state presentate le prossime iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale in ambito della Rigenerazione Urbana.

Sono previsti, infatti, due appuntamenti in Sala Consiliare per discutere con la città sulla tematica in oggetto a partire dall’atto di indirizzo approvato dalla Giunta Comunale con delibera n. 108 del 20 settembre 2012: mercoledì 6 marzo, alle ore 18,30, il sindaco incontrerà cittadini, associazioni e sindacati e lunedì 11 marzo alle ore 18.30 tecnici, ordini professionali, associazioni di categoria e proprietari di suoli interessati. In questi primi scambi di opinioni saranno affrontati i temi cardine della rigenerazione, gli obiettivi da perseguire, le idee, le proposte, gli ambiti oggetto di intervento e le strategie per attuare un processo di riqualificazione degli spazi urbani della città contraddistinti da fenomeni di degrado, come previsto dalla legge Regionale n.21 “Norme per la rigenerazione urbana”.

“L’Amministrazione – dichiara il sindaco Ancona – ha inteso perseguire politiche urbanistiche di natura complessa ed integrata in quanto l’ambito urbano del Comune di Martina Franca è connotato da due aspetti negativi che permangono da lungo tempo: si tratta da un lato della risposta inadeguata alla richiesta di alloggi a costi contenuti dall’altro della carenza di aree a servizio, soprattutto di verde attrezzato. La necessità di dare risposta amministrativa a tali circostanze riveste ormai carattere di urgenza e lo scopo di tale attività dovrà permettere una soluzione congiunta delle due problematiche”.

“Lo strumento della rigenerazione urbana – evidenza l’architetto Michele Sgobba tecnico incaricato intervenuto alla conferenza stampa – si basa sulla definizione di un processo compensativo che offra diritti volumetrici ai proprietari delle aree standard i quali acconsentano alla cessione volontaria delle stesse. In tali termini i diritti volumetrici acquisiti costituirebbero ristoro per la reiterazione dei vincoli e, di fatto, essi potrebbero essere coinvolti nella realizzazione di alloggi in regime convenzionato, in aree a definirsi, che sarebbero immessi sul mercato a prezzi calmierati”.

In sostanza si tratta di uno strumento che promuove la valorizzazione dell’esistente e cerca di migliorare le condizioni urbanistiche, edilizie, socio-economiche ed ambientali medianti strumenti di intervento elaborati con la città e i soggetti privati. Il Comune individua uno o più ambiti definiti (Centro Storico, zona in espansione in via Ceglie, zona Pergolo, Quartiere Carmine-San Francesco-Stazione, zona Palombelle, zona Montetullio-Giuliani) e coinvolge i proprietari delle aree a servizio proponendo loro di trasferire i propri titoli edilizi dalle aree centrali a quelle periferiche dove si intende far procedere all’edificazione di edilizia economica, popolare o convenzionata. L’elaborazione di uno o più Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana (P.I.R.U.) permetterebbe, quindi, di acquisire al patrimonio comunale le numerose aree a standard inutilizzate e oggetto di contenziosi tesi alla loro ritipizzazione; offrire alla collettività alloggi a prezzi contenuti; reperire plusvalenze per la realizzazione di servizi; creare nuovi spazi pubblici eliminando fonti di degrado e migliorando la qualità urbana nel suo complesso. Sarà anche possibile avanzare proposte per recuperare o abbattere edifici inutilizzati o incompiuti che costituiscono vere e proprie ferite presenti da tempo sul territorio.

Dal momento che si tratta un programma urbanistico accelerato che va costruito con gli strumenti di consenso è fondamentale, così come previsto dalla Legge n. 21 del 2008, la partecipazione della cittadinanza, delle associazioni, dei tecnici, degli ordini professionali, delle organizzazioni sindacali e professionali e dei proprietari dei suoli alle due animazioni previste.