Risultati a Martina. Bene il Pdl, secondi i grillini e tracollo del Pd – Lo Stradone

Risultati a Martina. Bene il Pdl, secondi i grillini e tracollo del Pd

L’elettorato martinese non tradisce il candidato locale, Gianfranco Chiarelli (Pdl), che incamera 10.889 voti (38,68%) e riporta avanti il centrodestra, dopo la secca sconfitta alle comunali del maggio scorso, quando Franco Ancona con 12.041 (41%) voti portò il centrosinistra (36%) al ballottaggio che vinse nettamente con quasi 17mila voti contro Michele Marraffa che si fermò a 7.700, poco più del 31%. Un voto costante tra Camera e Senato per il centrodestra, assestatosi complessivamente al 41,7%, che rappresenta stavolta una dura batosta per il centrosinistra che governa a Palazzo Ducale.

Tiene, quindi, il Pdl e porta il “suo” Chairelli in Parlamento. Cede invece il Pd, con un grosso consenso per il grillini. Il Pdl si conferma primo partito cittadino (dopo il risultato delle scorse comunali e regionali, ndr), sia alla Camera che al Senato, perdendo comunque qualcosa rispetto al 2008: dal 50,42% al 38 e mezzo per cento (10.889) alla Camera e dal 50,35% al 38,74% (9.933 voti) per il Senato.

Diventa secondo partito cittadino, invece, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che ha ottenuto il 21,31% (5.998 voti) alla Camera e il 20,75% (5.320 voti) al Senato.

Crollo del Pd rispetto al 2008: dal 27,58% al solo 16,12% (4.537 voti) alla Camera e dal 28,27% al 17,19% (4.408 voti) al Senato. Insomma nonostante la maggioranza cittadina in Municipio conquistata soltanto pochi mesi fa, il partito di Bersani in Valle d’Itria non è riuscito a confermarsi e i motivi ovviamente sono da ricercarsi soprattutto nella mancata candidatura di un rappresentante locale, cosa che invece è avvenuta nello schieramento opposto con Chiarelli che ha trainato i voti dei martinesi.
“Abbiamo lasciato libero l’elettorato di scegliere autonomamente” ha infatti confermato il consigliere regionale Pentassuglia ai microfoni di Puntoradio, nel corso della lunga diretta elettorale. Pentassuglia si era autosospeso dal gruppo consiliare in Regione (senza chiedere la deroga per sé, ndr) manifestando la sua contrarietà alle scelte del partito. A protestare con lui c’erano anche Fabiano Amati e Ruggiero Mennea. Dello stesso avviso anche il segretario cittadino del Pd Pino Bonasia che in diretta alla radio ha giustificato il tracollo del suo partito, auspicando collaborazione con il neo-parlamentare della fazione opposta Chiarelli, perché – ha detto – “le ragioni del territorio non hanno colori politici”.

Nella foto Chiarelli al voto nella sua sezione.