Presepe vivente in masseria un successo inaspettato – Lo Stradone

Presepe vivente in masseria un successo inaspettato

MARTINA FRANCA – Con un bilancio positivo si è conclusa la prima edizione del Presepe Vivente in Masseria Mangiato a Martina Franca, organizzato dall’ Associazione di promozione culturale e sociale Con.Carpari.
La giornata inaugurale del 23 Dicembre è stato il banco di prova per un evento inedito sul territorio locale: oltre ottocento persone solo nella prima serata che hanno voluto intraprendere il percorso itinerante fra trulli, mestieri e antiche tradizioni. La cornice agreste della Masseria Mangiato, con il suo complesso straordinario di trulli e la suggestiva grotta, ha facilitato l’intento dell’associazione: rievocare il Natale di una volta con la fede nel cuore.

Un gran flusso di gente si è registrato nella serata di Santo Stefano: duemila presenze, organizzati con gruppi di 20-25 persone, ciascun gruppo accompagnato da una guida. Il freddo e le due ore di fila, creatasi per un improvviso afflusso di gente, non hanno intimorito i visitatori che terminavano il percorso con la soddisfazione e la consapevolezza di aver vissuto, almeno per 40 minuti, un Natale diverso tra gli odori, i sapori e i ricordi del passato. Non da meno sono state le serate del 4 e 5 Gennaio, in quest’ultima l’arrivo dei Magi alla Grotta della Natività ha creato sorpresa e stupore tra la gente.

Il momento della Natività ha rappresentato l’apoteosi di questo percorso di fede: tre profeti affianco a Gesù, Maria e Giuseppe hanno accolto la gente con versi della Sacra Bibbia, raccontando loro la nascita del Bambinello avvenuta in estrema povertà in una Grotta a Betlemme.

Come qualsiasi manifestazione al momento della chiusura del sipario la malinconia della fine di un percorso è accompagnata sempre dai ringraziamenti. Ognuno ha contribuito volontariamente a rendere unico l’evento nel suo genere. I complimenti sono giunti anche dall’Amministrazione Comunale, il Sindaco Ancona ha fatto visita al presepe nella serata inaugurale.