Si chiama controllo sociale ed è quella funzione che ogni cittadino dovrebbe esercitare nei confronti della politica e dell’amministrazione, in virtù del potere delegato attraverso il voto. Perche ricordiamo che il potere appartiene al popolo, sempre e comunque. All’informazione e quindi ai giornalisti il compito di agevolare questo processo attraverso il dovere ad informare e al diritto dei cittadini ad essere informati. Una cosa complessa su cui la filosofia politica e quindi anche la giurisprudenza si è spesso soffermata.
L’esercizio di questi processi e il controllo sociale avvengono attraverso lo strumento della critica, gli appassionati che vogliono approfondire si vadano a leggere il filosofo Kant.
Alla nuova amministrazione comunale di Martina Franca non piace la critica. Ne è testimonianza la reazione scomposta di un assessore in risposta ad un rappresentante di un’associazione nel corso dell’ultimo “Forum cittadino” che metteva in discussione l’autocelebrazione degli interventi (la violenza dell’intervento del cittadino non giustifica la reazione dell’assessore, ndr). Un altro assessore nel corso dello stesso appuntamento aveva contestato l’intervento di un giornalista che chiedeva spiegazioni sui ritardi nell’installazione del wi-fi nelle piazze centrali della città. Eppure l’amministrazione comunale quell’intervento lo aveva dichiarato ‘cosa fatta’, così come per ‘cosa fatta’ era stato annunciato il nuovo sito web istituzionale del Comune, salvo poi scoprire che si trattava della presentazione di un semplice “work in progress”. Stessa sorte è toccata al parcheggio di Viale Europa, lì i lavori più volte annunciati non sono ancora partiti e al Centro Tessile dove ci viene riferito di ritardi sulla tabella di marcia dei lavori.
Ai colleghi che sottopongono domande di questo tipo capita spesso di sentirsi dire dagli amministratori “ma perché non fate inchieste” (neanche fossimo noi la procura della repubblica), “perché non fate così..”, ecc.. Le lezioni di giornalismo si limitano, ovviamente, a quello che non riguarda pubblicazioni che fanno riferimento a comunicazioni che arrivano direttamente dal Comune. Al sottoscritto è capitato un episodio simile qualche giorno fa nel corso dell’intervista al sindaco, e ancora di più trattando dell’organizzazione degli eventi estivi e invernali, compresa la questione post-Fiera di San Martino.
E visto che ci siamo, cogliamo questa occasione per ribadire nuovamente quanto sia importante rendere fruibili tempestivamente gli atti pubblici sull’albo pretorio. Questa è la vera trasparenza amministrativa, il resto sono chiacchiere in linea con il passato.
A noi giornalisti le critiche fanno piacere, se sono costruttive. All’amministrazione comunale non piacciono proprio.
Quando anche al Comune ne coglieranno l’utilità, allora si convinceranno che il continuo paragone con la passata legislatura inizia a diventare noioso. Ci si dovrebbe porre obiettivi ben più ambiziosi rispetto al semplice “fare qualcosa in più di quello che c’era prima”, perché questo risulta un traguardo fin troppo semplice da raggiungere.
Lo abbiamo sempre detto: in politica serve programmazione, perché se alcune cose si stanno facendo in fretta non è tanto perchè ci si è insediati da poco, come qualcuno continua a ripetere da oltre sette mesi, ma perché c’è un senso di ansia da prestazione che sarebbe il caso di superare.
Ottavio Cristofaro