Bufera primarie, nel Pd è caos totale: si dimette il coordinatore cittadino – Lo Stradone

Bufera primarie, nel Pd è caos totale: si dimette il coordinatore cittadino

Le elezioni primarie nel Partito Democratico stanno creando scompiglio, il partito è nel caos totale. Uno strumento che nasce con l’obiettivo di creare condivisione diventa oggi strumento di rottura, laddove le regole diventano labili e adattabili troppo facilmente, tanto da essere definite da qualcuno “primarie porcellum”.

Nella giornata di ieri i tre consiglieri regionali della Puglia, Fabiano Amati (assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione Civile), Ruggiero Mennea e il martinese Donato Pentassuglia (quest’ultimo è anche presidente della commissione consiliare all’Ambiente) si sono autosospesi dal gruppo consiliare Pd, inviando anche una lettera al segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani.

In serata poi le dimissioni a seguire del coordinatore cittadino della sezione di Martina Franca del Pd, Mimmo Diamante. Di seguito è riportato integralmente il testo della lettera di dimissioni.

A seguito dell’importante momento di condivisione delle scelte politiche, culminato con la vittoria di Bersani alle ultime Primarie, il processo democratico decisorio ha subito una forte flessione.
Per me, che ho sempre creduto nei valori fondanti della condivisione delle scelte, che ho sposato in pieno lo Statuto e la Carta degli Intenti del Partito Democratico, è stata una sconfitta dover prendere coscienza dell’assenza del percorso democratico prospettato sia nei valori riconosciuti dal PD sia negli ideali normalmente alla base dell’indizione delle cosiddette Primarie.
Queste Primarie, nate con lo spirito di sconfessare l’attuale legge elettorale (c.d. Porcellum), potevano e dovevano essere un banco di prova per la riappropriazione popolare della rappresentatività politica. Ma le decisioni prese in sede provinciale, senza alcun coinvolgimento del Circolo cittadino di Martina Franca, hanno di fatto screditato il mio ruolo di coordinatore cittadino.
Il PD di Martina Franca, forte dei suoi 6315 consensi ottenuti alle ultime consultazioni comunali, forte degli undici consiglieri di maggioranza eletti e dei suoi tre assessori, aveva il dovere morale di individuare una figura che potesse rappresentare degnamente la nostra città nell’ambito del centrosinistra. Cosa che, con una discutibile interpretazione del regolamento delle Primarie e con l’imposizione di candidature a noi mai sottoposte, c’è stata negata ed ancora non esplicitata.
Alla luce di quanto accaduto, la delegittimazione del mio mandato e la mancata condivisione del ruolo che la città di Martina Franca riveste nella provincia ionica, mi inducono a rimettere il mandato di coordinatore del PD nelle mani del Direttivo del Circolo di Martina Franca.