“La fede in Sant’Agostino”, il libro di Don Luigi – Lo Stradone

“La fede in Sant’Agostino”, il libro di Don Luigi

Riscoprire la grandezza di Dio interrogando la ragione, facendosi interpellare dal desiderio di infinito che alberga in ogni cuore e spinge a conoscere Gesù ed il suo messaggio salvifico.“La fede in Sant’Agostino”, di recente pubblicazione, è un ottimo strumento per meditare ed interrogarsi. Un gioiellino, in formato quasi tascabile, scritto da don Luigi Angelini, parroco della Madonna della Sanità di Martina Franca, conoscitore e cultore del pensiero agostiniano, con la preziosa collaborazione dell’arcivescovo della diocesi di Taranto, monsignor Filippo Santoro. Il libro è stato presentato a Martina Franca, nella parrocchia di appartenenza di don Luigi, da monsignor Carmine Agresta che ha moderato l’incontro a cui ha preso parte in qualità di “scrittore” anche monsignor Santoro.
Il volumetto si divide in dieci capitoli, brevi ma densi di spunti, dedicati alla fede: dalla sua definizione, alla necessità di viverla, da quella nella chiesa a quella nella preghiera e nell’autorità, passando per la fiducia nel Padre, nel legame con la ragione, nell’importanza della testimonianza. In ogni capitolo si indaga un aspetto, attraverso gli scritti di Sant’Agostino, sapientemente scelti da don Luigi ed il commento che, con semplicità e fermezza, l’arcivescovo inserisce per porre l’accento su uno spunto di riflessione in particolare.
Tra tutte, spicca per attualizzazione, la parte riferita al capitolo dieci, dal titolo “Destare Cristo con la fede”.
“La tua barca – dice Sant’Agostino riferendosi al passo del Vangelo in cui mentre Gesù dorme su un’imbarcazione, i discepoli sono timorosi ed in preda all’ansia per via di una tempesta – è il tuo cuore”. Il vescovo porta al presente della nostra città questo commento al Vangelo del Santo. “All’inizio del mio ministero nell’arcidiocesi di Taranto ho incontrato i pescatori (…) ed ho letto loro il passo della “Tempesta sedata” (Mc 4, 35-41).
Poi ho ripreso il commento di Sant’Agostino ricordando scene della loro vita. La mattina presto quando uscite, può essere una giornata calma e serena; può esserci il mare agitato, ma ricordatevi che Gesù è sulla vostra barca. Basta riconoscerlo ed allora tutto cambia. (…) La barca è anche la vostra famiglia, la vostra vita, il vostro cuore.(…) La barca è anche la mia diocesi ed il Signore è sulla mia barca. Con Lui affronto le onde dei problemi della città, dell’inquinamento ambientale, della salute dei bambini malati di cancro per le emissioni di diossina (…), per il problema dell’occupazione e del lavoro, per l’agricoltura ed il turismo, per i giovani, per gli ammalati, per i detenuti, per l’usura, per i poveri.
Soprattutto per la fede, attaccata da tante parti, dall’analfabetismo religioso al secolarismo. La realtà ci provoca, ci fa gridare: “Signore salvaci” ed il nostro grido non è al vuoto o alla sorda materia cosmica, ma ad una presenza amica, a Gesù, che riconosciamo come Signore e per questo, vegliamo”. Interessante anche la parte iniziale, in cui si parla dell’atto di fede come dell’incontro con una presenza reale, che incrocia il cammino di ciascuno ed inevitabilmente, come avverrebbe se si conoscessero un uomo ed una donna o due persone destinate a diventare amiche, trasforma e trasfigura la vita di ciascuno.
Il volumetto si conclude con alcune citazioni famose di sant’Agostino, spendibili nella vita quotidiana ed ulteriore motivo di riflessione e condivisione. Il libro a Taranto è disponibile alla libreria “Paoline” di Corso Umberto, mentre per ottenerlo in provincia occorre rivolgersi direttamente a don Luigi Angelini che ne sta curando la distribuzione.

Marina Luzzi