La CGIL chiede il rispetto del capitolato per i lavoratori dei parcheggi a pagamento – Lo Stradone

La CGIL chiede il rispetto del capitolato per i lavoratori dei parcheggi a pagamento

MARTINA FRANCA – Una delegazione della CGIL, formata da Pietro Greco, segretario provinciale della FILT CGIL, Mauro Palmatè, responsabile provinciale dell’ufficio vertenze, Isabella Massafra, coordinatrice della Camera del lavoro di Martina Franca (nella foto) e l’avvocato dell’ufficio vertenze di Martina Franca Grazia Flora Ruggieri, si è incontrata con il vicesindaco Pasquale Lasorsa, al fine di esaminare la situazione creatasi tra un nutrito gruppo di soci lavoratori della coop Labor et Securitas e il Consiglio di Amministrazione della cooperativa.
La cooperativa, che da molti anni gestisce i parcheggi pubblici nella nostra città, il 30 novembre 2011 si aggiudica per ulteriori tre anni l’appalto.

Al cento della questione – si legge in una nota della CGIL – il fatto che “la cooperativa aveva l’obbligo di assumere i lavoratori dipendenti addetti al servizio, nel numero non inferiore a 12, provenienti dalla precedente ditta, che poi era la stessa cooperativa, riconoscendo agli stessi la professionalità acquisita e impegnandoli in un numero di ore non inferiore a quelle prestate precedentemente, pena l’immediata risoluzione del contratto; la cooperativa, inoltre era tenuta a rispettare le condizioni normative e retributive del contratto collettivo nazionale, poiché nel caso contrario sarebbero state adottate le norme stabilite dai contratti”.
Condizioni disattese secondo quanto sostenuto dal sindacato: “All’indomani dell’aggiudicazione definitiva dell’affidamento del servizio di gestione dei parcheggi pubblici la cooperativa – si legge nella nota – invece di rispettare gli impegni assunti con il Comune, ha avviato nei confronti dei soci lavoratori, primi fra tutti quelli più anziani e addirittura nei confronti dei soci fondatori della cooperativa, un comportamento che si va concludendo negli ultimi giorni con l’allontanamento dal lavoro di 6 unità lavorative, con motivazioni speciose e soprattutto con modalità in forte contrasto con la normativa e con il Contratto collettivo nazionale di lavoro”.

Al vicesindaco Lasorsa il sindacato ha esposto tale situazione, dando risalto al ruolo che può svolgere il Comune per ripristinare per un verso una maggiore trasparenza nella conduzione dell’appalto e per l’altro il rispetto degli impegni assunti dalla cooperativa al momento della sottoscrizione del contratto.

Ora – dicono ancora dal sindacato – è chiaro che la CGIL utilizzerà tutti gli strumenti necessari al rispetto degli istituti contrattuali, però è altrettanto chiaro che il Comune deve svolgere la sua funzione perché la cooperativa rispetti le disposizioni contrattuali sottoscritti con l’Amministrazione.