Le associazioni di volontariato chiedono il via alla Consulta entro Novembre – Lo Stradone

Le associazioni di volontariato chiedono il via alla Consulta entro Novembre

Le Associazioni A.M.A.R. DOWN e AIDA onlus in collaborazione con l’assesorato ai servizi sociali del comune di Martina Franca, il CAV e il CSV di Taranto hanno realizzato il 12 e 13 settembre un convegno dal titolo: “Gli accordi di programma tra Enti locali, Scuola, ASL, e Associazioni di volontariato per una città solidale” Hanno relazionato l’avv. Salvatore Nocera, vice presidente FISH onlus (Federazione Italiana Superamento Handicap), il dott.Carlo Martello, presidente del CSV di TARANTO.
Sono intervenuti anche i Consiglieri regionali Donato Pentassuglia e Francesco Laddomada, Il Sindaco Francesco Ancona, gli assessori alle politiche sociali Donatella Infante, alla cultura e all’istruzione Antonio Scialpi e la dirigente del servizio UTR 5 della Asl dott.ssa Patrizia Pastore e numerosi rappresentanti delle associazioni di volontariato e di promozione sociale.

Nel corso dell’incontro l’Assessore alle Politiche Sociali Donatella Infante, ha dato lettura di una bozza di regolamento per istituire una Consulta Comunale di Volontariato e della disabilità, che verrà sottoposta al vaglio delle associazioni aderenti al CAV e all’approvazione della Giunta entro metà ottobre. La Consulta avrà il compito di fare proposte alla Giunta e dare pareri sulle politiche sociali riguardanti i diritti di cittadinanza delle fasce più deboli della società nel campo della scuola dei servizi socio sanitari, della disabilità, dell’ ambiente, dell’ impegno e della protezione civile, delle culture e partrimonio storico-artistico, dell’educazione permanente,dei giovani, dell’ attività sportiva e del tempo libero.
Le associazioni di volontariato sperano nella rapida approvazione della consulta e si augurano che essa possa essere operante già da novembre. Come prima proposta esse sono intenzionate a chiedere l’approvazione di un accordo di programma sull’ integrazione scolastica degli alunni con disabilità anche alla luce della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità; anzi si auspica che il Comune possa fare propria tale convenzione come è già avvenuto in molti comuni italiani.