Bilancio di previsione 2012: il Comune lo presenta, i sindacati suggeriscono proposte – Lo Stradone

Bilancio di previsione 2012: il Comune lo presenta, i sindacati suggeriscono proposte

Nei giorni scorsi nella sala Giunta di Palazzo Ducale un incontro tra Amministrazione Comunale e associazioni di categoria Confcommercio e Coldiretti, alla presenza assessori al Bilancio, Lorenzo Basile, e alle Attività produttive, Nunzia Convertini, per illustrare il bilancio di previsione 2012.
Nel corso del colloquio l’Assessore al Bilancio ha delineato il quadro generale nel quale l’Amministrazione Ancona ha operato a partire dallo squilibrio iniziale di 3.442.000,00€ € che ha indotto la Giunta ad attivarsi per ripianare questo sbilancio.
Fra gli argomenti trattati sono state esplicitate le scelte dell’Amministrazione nella redazione dello strumento urbanistico in una fase caratterizzata da una continua evoluzione del quadro normativo nazionale in materia di tributi che sta fortemente incidendo sugli Enti locali.
Durante l’incontro, inoltre, sono state evidenziate le decisioni assunte attinenti la categoria del commercio. È stato sottolineato il fatto che l’Amministrazione ha dovuto adeguare alle aliquote Istat la tariffa per la pubblicità e le pubbliche affissioni (ferme ad un regolamento del 1994), oltre che la volontà di adottare tutte quelle iniziative finalizzate ad incrementare e a salvaguardare il commercio locale, in un’ottica collaborativa che veda associazioni di categoria e Amministrazione in un confronto permanente e costruttivo. Sotto questo aspetto si inserisce il progetto di riqualificazione del Centro Servizi per il quale ci si sta attivando per trasformarlo in un incubatore d’imprese e di supporto alle attività commerciali e artigianali.
Le associazioni di categoria hanno chiesto maggiore attenzione verso un comparto, quello del commercio, che sta vivendo un periodo di forte crisi e hanno assicurato, da parte loro, la massima collaborazione con l’Amministrazione comunale che si concretizzerà già da settembre con degli incontri su temi importanti, quali tra gli altri: piano generale del commercio, partecipazione al bilancio 2013, mobilità urbana sostenibile, distretti urbani del commercio.

INTERVENGONO I SINDACATI
Sulla questione bilancio intervengono anche le sigle sindacali (CGIL, CISL, SPI CGIL, FNP CISL).
“L’enorme ritardo nell’approvazione del Bilancio Preventivo dell’anno in corso – scrivono – certifica la particolare situazione in cui si è ritrovato il Comune di Martina Franca: un lungo periodo di instabilità amministrativa chiuso dal Commissariamento per un anno della città, le elezioni amministrative a maggio, l’insediamento del nuovo governo a giugno, la mancata redazione e approvazione del bilancio consuntivo 2011 e del preventivo 2012 da parte della gestione commissariale”.
Sul versante dei servizi le organizzazioni sindacali propongono l’assunzione da parte dell’Amministrazione di un impegno volto ad un potenziamento e ad una riqualificazione del sistema dei servizi sia educativi sia sociali.
Per i nidi si richiede all’Amministrazione un impegno a mantenere la quantità e la qualità del servizio, risolvendo, in collaborazione con la Regione, il problema della copertura finanziaria necessaria al mantenimento del loro funzionamento fino alle ore 20; per i servizi educativi un potenziamento della loro qualità, in stretta collaborazione con il sistema pubblico e privato, adottando un piano per l’infanzia, che preveda interventi volti a sconfiggere l’esclusione di una parte dell’infanzia, costituita in massima parte da bambini appartenenti alle famiglie di immigrati, che incontrano notevoli difficoltà di inserimento e di integrazione, anche nella fascia della scuola dell’obbligo. Per gli anziani, che rappresentano una grossa fetta della popolazione del comune, occorre avviare una profonda rivisitazione del sistema dei servizi per renderlo maggiormente aderente alla complessità della realtà sociale.

Secondo i sindacati “La decisione del governo nazionale di non finanziare il fondo sociale per l’affitto, per fronteggiare l’emergenza abitativa è molto grave e sarà pertanto necessario prevedere una soluzione con la Regione e con l’Amministrazione nazionale perché sia ripristinato il finanziamento, inserendo nel frattempo nel bilancio comunale una voce di previsione”.

Suggerimenti da parte dei sindacati anche sul fronte dell’edilizia popolare: “Sarà importante, inoltre, l’impegno che l’Amministrazione vorrà assumere con lo IACP perché siano programmati interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione energetica degli edifici di edilizia residenziale pubblica..

Per quanto riguarda il capitolo delle tariffe e dei tributi le OOSS propongono:
Imposta municipale sugli immobili (IMU)
Abitazione principale: aliquota al livello minimo e introduzione di agevolazioni per le fasce sociali più deboli.
Abitazioni locate a canone concordato e di proprietà di cooperative a proprietà indivisa aliquota minima
Abitazioni non locate o locate a canone libero, incremento dell’aliquota minima.
Immobili strumentali all’attività economica, a partire dal settore agricolo, aliquota agevolata.
Addizionale Irpef
Introduzione di una soglia di esenzione sui redditi bassi e comunque non inferiore a 12000 euro lordi, considerato che il comune di Martina dal 2007 ha introdotto per l’addizionale l’aliquota più alta, senza l’introduzione di quelle agevolazioni per le fasce sociali più in difficoltà, che ha adottato la stragrande maggioranza dei comuni
Tariffe comunali
Congelamento delle tariffe comunali per i servizi educativi, scolastici, e socio assistenziali a domanda individuale.

Sul fronte tariffazione Tarsu propongono la “soluzione delle problematiche intervenute nel corso degli anni a partire dal 2006, allorquando debiti fuori bilancio, causati da sentenze passate in giudicato, furono oggetto di imposizione retroattiva della tarsu”.

Per quello che riguarda i rifiuti i sindacati propongono il “potenziamento della raccolta differenziata, attestatasi a Martina attorno al 4%, quantità molto inferiore a quel 65% definito per il 2012 da normativa comunitaria e nazionale, anche al fine di eliminare l’obbligo per il comune del pagamento di un’ecotassa, particolarmente esosa”.

Per quello che riguarda il sistema esattoriale infine propongono la “partecipazione al controllo dell’evasione erariale e contributiva, in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, la Guardia di Finanza e l’INPS, con l’impegno di utilizzare il 50% delle risorse acquisite per il potenziamento del sistema dei servizi sociosanitari”.