L’Utic a Martina. La città lo attende, ma non si farà – Lo Stradone

L’Utic a Martina. La città lo attende, ma non si farà

”Martina Franca, risulta una delle realtà più penalizzate – afferma il consigliere regionale Pdl Gianfranco Chiarelli – perché attendeva la realizzazione di un nuovo ospedale, si ritrova oggi invece ad ospitare un nosocomio a tutti gli effetti di serie ‘B’. Per questo ritengo che si debba promuovere una forte azione di contrasto che punti all’intero piano sanitario evitando che si creino le condizioni per una sorta di guerra tra poveri tra le popolazioni ioniche”.

Il Sen. Lino Nessa scende è critico sulla mancata conferma dell’apertura dell’Utic. “Uno degli ultimi provvedimenti presi dal governo regionale di Raffaele Fitto dice Nessa – fu quello di dotare l’Ospedale di Martina Franca dell’UTIC (Unità Terapia Intensiva Coronarica), ossia un reparto d’urgenza necessario per intervenire prontamente ed efficacemente in caso di infarto. E invece – dice Nessa – è proprio dal 2005, anno dell’insediamento del primo governo Vendola, che il reparto attende di essere messo in condizioni di operatività”.

Il Consigliere regionale Pd Donato Pentassuglia, qualche giorno fa ai microfoni di Puntoradio, aveva sottolineato come dotare una struttura dell’Utic non fosse sufficiente senza la disponibilità anche dell’emodinamica. Per la provincia di Taranto, quindi, i punti di riferimento in caso di infarto restano Taranto e Castellaneta.
Pentassuglia in radio ha evidenziato, inoltre, che per riorganizzare la struttura delle Asl servirebbe non ragionare più in termini di territori suddivisi su scala provinciale, ma che invece sarebbe più funzionale procedere sulla base dei presìdi territoriali.

o.cri.