Carrisi presenta il suo libro al Park Hotel – Lo Stradone

Carrisi presenta il suo libro al Park Hotel

Nuovo appuntamento del Presidio del Libro di Martina Franca (responsabile Dr.ssa Dorella Mongelli).
Ospite d’eccezione Donato Carrisi che presenterà il libro dal titolo “Il suggeritore”.
L’incontro si terrà presso il Centro Congressi del Park Hotel S. Michele di Martina Franca, domenica 15 febbraio p.v., con inizio alle ore 18,00.
Interverranno l’attrice Annabella Giordano e l’avv. Ottavio Martucci.
L’iniziativa è promossa dalla Regione Puglia -Assessorato al Mediterraneo, in collaborazione con l’Associazione Presìdi del Libro

Per conoscere l’autore:
Donato Carrisi è nato a Martina Franca nel 1973, si è laureato in giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il “mostro di Foligno” e si è specializzato in criminologia e scienze del comportamento. Nel 1999 ha iniziato la carriera di sceneggiatore firmando fiction di successo come “Nassiriya – Prima della fine” (Canale 5) e la miniserie “Era mio fratello” (Rai uno).
La sua fama ha varcato i confini nazionali in occasione del suo esordio come scrittore di thriller, genere che finora era appannaggio dei colleghi americani. I diritti di pubblicazione de “Il Suggeritore” sono stati venduti in Germania, Olanda, Spagna, Russia, Brasile e Grecia prima ancora che il libro venisse pubblicato in Italia e, per la storia del thriller italiano, è senza dubbio un primato.
La ragione di tanto successo risiede nell’aver saputo unire brillantemente le sue competenze tecniche di criminologo e sceneggiatore alla dote innata di scrittore: luoghi e situazioni sono descritti in modo inappuntabile tanto da avere l’impressione di essere al fianco dei protagonisti nell’incalzante svolgersi degli eventi. Il ritmo della narrazione è elevato e i colpi di scena si susseguono in modo esponenziale.
L’occasionale ritrovamento dei resti di cinque (o sei?) bambine scomparse dà il via alla caccia al mostro, autore di questi efferati delitti. Sarà una Squadra Speciale di investigatori ad indagare sulla vicenda e tra essi spiccano le figure di Goran Gavila, un criminologo, e di Mila Vazquez, specializzata nel ritrovamento di minori scomparsi.
Il criminologo, parlando dei serial killer dice: “..li chiamiamo mostri perché li sentiamo lontani da noi, perché li vogliamo diversi…preferiamo rimuovere l’idea che un nostro simile sia capace di tanto..” e li classifica in visionari, missionari, edonisti, cercatori di potere; ad essi, però, affianca la tipologia più inquietante di tutte e, cioè, il killer subliminale, il Suggeritore.
L’Autore ci spiega che “..la difficoltà peggiore è proprio quella di fornire una definizione di tale figura che sia spendibile ai fini processuali. Laddove non esiste un nesso causale fra l’attività del colpevole e quella del suggeritore, non è possibile ipotizzare un qualche tipo di reato a carico di quest’ultimo. L’attività di questi individui concerne un un livello subliminale di comunicazione che non aggiunge un intento criminale alla psiche dell’agente, semmai fa emergere un lato oscuro – presente in maniera più o meno latente in ognuno di noi- che porta il soggetto a commettere uno o più delitti..”. E in ognuno dei protagonisti del romanzo – in particolare nei componenti la Squadra Speciale che si occupa di condurre le indagini – esistono delle zone d’ombra che emergono man mano che ci si addentra nella narrazione e che fanno affiorare un passato con cui hanno un conto in sospeso, un passato da incubo, come se “la frequentazione quotidiana con il male li avesse contagiati..”.
Un thriller, insomma, che lascia con il fiato sospeso fino alla fine …. ed oltre.