A Salerno e Acerra a lezioni di differenziata – Lo Stradone

A Salerno e Acerra a lezioni di differenziata

Una delegazione del Comune di Martina Franca si è recata nei comuni di Acerra e Salerno per uno studio sul campo delle best practices in materia di raccolta differenziata.
A ricevere l’assessore all’ambiente Stefano Coletta, il dirigente del Comune Bartolomeo Zizzi e l’ingegnere ambientale Patrizia Bartolini, è stata la dottoressa Piscopo, segretaria comunale e dirigente del settore ambientale.
“Ci siamo recati ad Acerra – ha commentato Coletta – per capire come una città di circa 55.000 abitanti, paragonabile a Martina, anche se con un agro di dimensioni inferiori, sia riuscita a passare in poco più di un anno da una percentuale di raccolta differenziata ferma all’8% a un 64%. C’è un team di cinque persone che lavorano con grandissimo affiatamento e in completa simbiosi con la polizia locale. Hanno eliminato i cassonetti e raccolgono i rifiuti solo con il porta a porta. Acerra ha un sistema di raccolta dove, a campione, i vigili controllano il contenuto dei sacchi davanti ai loro proprietari: se ci sono delle irregolarità, fioccano immediate le multe. Non solo, ma l’azienda che si occupa della raccolta differenziata impiega 106 dipendenti, numero nettamente superiore rispetto a Martina.
“A Salerno – continua l’assessore – siamo stati ricevuti dal dirigente del settore ambiente Caselli: lì si è avuto l’esempio di come, coordinando e controllando, la gestione dei rifiuti sia affidata a due aziende e una cooperativa sociale, ognuna delle quali ha una competenza differente. Il Comune di Salerno ha creato una isola ecologica tra le più avanzate in Italia, che pure con costi alti riesce a offrire un servizio di eccelsa qualità. In entrambi i casi, i due comuni hanno pensato ai cittadini e a come invogliarli a fare la differenza, con gruppi di ragazzi che hanno aiutato con gentilezza cittadini e anziani sia nelle prime fasi che in seguito. La comunicazione è importantissima, i cittadini vanno motivati e incentivati a fare la raccolta differenziata, che è un obbligo di legge ancora poco rispettato. L’opportunità di avere un rapporto diretto con chi ha progettato e realizzato un modello di raccolta differenziata funzionante è fondamentale: parlare e confrontare le proprie idee con loro è una occasione di crescita e di valutazione dei problemi della nostra città in un’ottica differente, più responsabile, più seria”.