Un quartiere fieristico in città: delocalizzando lo stadio si può! – Lo Stradone

Un quartiere fieristico in città: delocalizzando lo stadio si può!

MARTINA FRANCA – Il mercato settimanale, che a Martina somiglia più ad una fiera settimanale vista la grandezza della superficie occupata, l’ottimizzazione degli spazi, la ricerca di soluzioni legate alla mobilità cittadina e quindi alla viabilità, senza trascurare il recupero e successivo riutilizzo del Centro Servizi per il tessile (quest’ultimo voluto proprio dall’attuale sindaco Ancona), sono questioni che la nuova amministrazione dovrà porsi necessariamente.
In questi ultimi giorni a questi argomenti si è aggiunto anche quella relativo allo Stadio Tursi.
Ottenuta la promozione tra i professionisti di serie C della squadra di calcio martinese, occorre oggi mettere a norma l’impianto sportivo comunale.
La struttura è vecchia e richiede di opportune azioni di adeguamento per le quali occorrerà intervenire al più presto per procedere con l’iscrizione della squadra al campionato. Si tratta dell’ennesimo intervento su una struttura impiantistica vecchia e poco rispondente alle attuali esigenze sportive cittadine; insomma il vecchio ma glorioso Tursi oggi torna a stare troppo stretto al calcio locale. Verrebbe anche da dire “finalmente”, dopo la storica discesa di qualche anno fa e il fallimento della storica e amata Ac Martina, ma oggi la questione stadio torna prepotentemente a far parlare di sé, così come avvenne proprio qualche anno fa, con la squadra in C1 (oggi Lega Pro) e senza quelle norme divenute ancora più prescrittive di questi ultimi anni.
Perché non pensare a qualcosa di diverso che possa proiettare davvero la città verso il futuro?
Un’ottima soluzione lungimirante, che richiede amministratori sagaci e disinteressati sarebbe spostare lo stadio fuori città. Al Pergolo c’è un impianto inutilizzato (da ultimare, ndr), occorrerebbe però trovare una soluzione per sollevare il vincolo che insiste sul suolo attualmente occupato dal Tursi, eventualmente indennizzando gli eredi dei donatori.
Si potrebbe in questo modo pensare di livellare l’area dell’ex foro boario, aggiungerla all’area dello stadio (realizzando sotterraneamente dei parcheggi), ottenendo così una vasta area da utilizzare per il mercato settimanale, la festa patronale e le giostre, manifestazioni all’aperto d’interesse commerciale, turistico, culturale, di spettacolo. Sarebbe una grande cosa nell’interesse di tutti, il tanto auspicato quartiere fieristico che Martina attende da anni.

Ottavio Cristofaro