Cultivar 2012, ha coinvolto più di seimila visitatori – Lo Stradone

Cultivar 2012, ha coinvolto più di seimila visitatori

LOCOROTONDO – Turisti, coltivatori, tanti curiosi ma tutti amanti del buono e del bello: sono le migliaia di visitatori, più di seimila, che hanno visitato l’aia di Masseria Ferragnano durante la tre giorni di Cultivar 2012. La mostra-mercato della biodiversità di Puglia ha chiuso la sua terza edizione con un grande apprezzamento di pubblico che ha visitato dall’uno al tre giugno 2012 la masseria Ferragnano, presso l’Istituto Basile Caramia di Locorotondo.
Cultivar 2012, promossa da Bepi Povia e Nicola Corrente della CultivarEventi, dal GAL Valle d’Itria diretto da Antonio Cardone, e dal C.R.S.A. “B. Caramia” presieduto da Vito Savino, preside della facoltà di Agraria dell’Ateneo Bari, ha ottenuto il patrocinio dagli assessorati regionali alle Risorse Agroalimentari e al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, dalla provincia di Bari, e dei comuni di Locorotondo, Martina Franca e Cisternino.
Cinquanta gli espositori presenti durante la tre giorni, provenienti da tutta la Puglia, che hanno potuto presentare il meglio della loro produzione agroalimentare e artigiana e confrontarsi anche con l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno che ha visitato Cultivar 2012 durante la giornata inaugurale.
Oltre alla grande piazza-mercato allestita tra le balle di fieno sotto la scalinata monumentale di Masseria Ferragnano, i visitatori hanno anche potuto godere del fresco nel giardino all’italiana e degustare le bontà caserecce preparate tra gli stand.
Protagonisti di Cultivar insieme ai sei gruppi di azione locale per la promozione dei territori, della Valle d’Itria, Castel del Monte, Terre di Murgia, Trulli e Barsento, Ponte Lama e Sud Est Barese, sono stati i cuochi Domenico Maggi, Beppe Zullo e Domenico Laera, Roberta Marchi, che per tre giorni hanno dato vita agli Show Cooking, una spesa in diretta tra i banchi di pasta fresca e semole di grano duro di varietà senatore cappelli, capocollo DOP di Martina Franca, pomodori del presidio slow food di Torre Guaceto, e una cucina en plein air, messa a disposizione dalla ditta Matarrese di Alberobello, a stretto contatto con la natura e i sapori.