Anche Martina ha la sua Rossani: una proposta per il futuro – Lo Stradone

Anche Martina ha la sua Rossani: una proposta per il futuro

Prima che scoppiasse lo scandalo degli appalti, coinvolgendo noti politici e imprenditori baresi, il dibattito sulla riqualificazione dell’area della Ex-Casema Rossani era entrato nel vivo in città. Si tratta di un’area molto estesa e centrale – per intenderci a ridosso della stazione Centrale di Bari – connotata storicamente e socialmente dalla presenza militare e passata di recente nelle mani del Comune, che ha avviato e approvato uno studio di fattibilità per pianificarne il riuso. È quindi una delle tante aree militari dismesse, particolarmente diffuse a Bari, il cui riutilizzo non è per nulla semplice perché implica l’avere idea di quello che si vuole fare e di cosa serva alla città ma anche, in maniera più ambiziosa, alla Regione.
Il problema nasce proprio qui: le poche risorse comunali incentivano di solito il ricorso a quella che i tecnici definiscono l’ “urbanistica contrattata”, ossia all’uso di strumenti come il project financing che, assicurando la partecipazione privata all’investimento, permettono la “realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione”. Si tratta di un’operazione di finanziamento in cui l’operatore privato ha la possibilità di vedere ripagato il proprio investimento dal flusso di cassa derivante dalla fase di gestione dell’opera. Le vicende giudiziarie degli ultimi giorni hanno dimostrato però, quanto siano insidiosi i rapporti pubblico-privato sviluppati sottoforma di “contrattazione” perché configurano, per gli operatori privati, la possibilità di perseguire il proprio vantaggio a scapito dell’interesse collettivo.
Insomma tutto si traduce spesso nella realizzazione di appartamenti, parcheggi interrati e poco altro.
Per carità, in momenti di crisi come quello attuale, qualunque intervento apporterebbe ossigeno al settore edilizio, spesso trainante nel bilancio economico cittadino, ma poi? Cosa resterebbe alla città di quanto realizzato?
Queste domande vengono formulate dalle molte associazioni sorte a difesa della Rossani, che rivendicano l’uso di metodi partecipativi da anteporre a questa urbanistica contrattata, che sino ad ora ha spesso prodotto scandali giudiziari.
Anche Martina ha la sua Rossani, un’area altrettanto grande e strategica, che dovrebbe mobilitare tutta la cittadinanza per la sua pianificazione: è quella dell’Ex-Foro Boario e dello Stadio Comunale G.D. Tursi. Il Polo Tessile, mai entrato in funzione, è la testimonianza dell’ennesimo intervento raffazzonato e superficiale; lo Stadio invece, seppur legato alla nostra memoria sportiva, potrebbe tranquillamente essere rimpiazzato dalla Cittadella Sportiva in zona Pergolo.
Il vuoto che se ne ricaverebbe potrebbe innescare una nuova, importante fase per la nostra città; una fase nella quale la popolazione torna a partecipare alle decisioni sulle trasformazioni del territorio e non più a subirle.

Marco Marangi
Pasquale Pulito

(studenti Ingegneria Edile-Architettura – Politecnico di Bari)