MARTINA FRANCA – Si richiude lo sprofondamento apertosi, circa tre mesi fa, nei pressi dell’Agip.
Il 28 novembre 2011, nel pomeriggio, un mezzo pesante uscendo dalla stazione di servizio è stato “catturato” da uno sprofondamento dell’asfalto, mettendo in luce una “buca” di 3 x 5 metri circa e profonda meno di 2. Da ciò che si vede, l’asfalto era poggiato su uno strato di sabbia spessa meno di un metro, poggiata a sua volta su di uno strato di terra e sassi, anche grossi. Al di sotto di questo ultimo strato non è possibile vedere altro, quindi non si può fare alcuna ipotesi sulle cause del cedimento. Una cosa è chiara, la zona interessata si trova su una parte di territorio originariamente in declivio (pendenza) e per questo è ipotizzabile che lo strato di riempimento possa essere abbastanza spesso, tanto da giustificare lo sprofondamento a causa di un possibile assestamento dei massi dello stesso. Per la natura carsica del territorio e per le numerose cavità che lo caratterizzano, non si può certamente escludere la possibilità di un cedimento della volta di una cavità. Per saperne di più, si dovrebbero seguire i lavori di ripristino del manto stradale, sperando che, volendo comprendere le cause del cedimento, si scavi negli strati fino ad arrivare ad una conclusione logica e non “filosofica”.
Enzo Pascali
(speleologo)
Foto di Francesco Lorusso