Intervista a Micoli sulla situazione del Servizio Civile a Martina – Lo Stradone

Intervista a Micoli sulla situazione del Servizio Civile a Martina

– Come noto il Servizio Civile ha subito un duro colpo a causa della manovra del governo Berlusconi, che riducendo a soli 68 milioni il fondo nazionale nel 2012 e a poco più di 70 per il 2013, ha di fatto affossato il Servizio Civile Nazionale.

“E’ stato un duro colpo per il Servizio Civile! Per la prima volta dal 1981, anno in cui è stato stipulato l’accordo con il Ministero della Difesa, nessun giovane sta svolgendo il servizio civile in una delle oltre mille organizzazioni che compongono la rete di ASC Arci Servizio Civile, la più grande associazione di scopo italiana dedicata esclusivamente al servizio civile cui aderiscono 5 associazioni nazionali (Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, Uisp) e decine di organizzazioni locali. Non era mai successo nemmeno negli anni ’80, periodo di dure polemiche con il Ministero della Difesa, che nessun giovane del servizio civile vivesse presso le nostre organizzazioni questa opportunità formativa. Si è interrotta la funzione trentennale del servizio civile di ponte fra i giovani e la società, fra le generazioni, di educazione alla pace e all’impegno civico”.

– Questo che vuol dire per i ragazzi selezionati con il bando ottobre 2011 per i progetti di Arci Servizio Civile che opereranno a Martina Franca?

“È bene ricostruire alcuni passaggi: in seguito al taglio fondi operato dal governo Berlusconi, l’UNSC (Ufficio Nazionale del Servizio Civile) ha deciso di diluire gli avvii dei progetti approvati con il bando 2011, per spalmare i costi sia sul 2012 che sul 2013. E’ notizia recentissima che Arci Servizio Civile, che aveva fatto richiesta di avvio per gennaio 2012, per effetto dello scaglionamento potrà attivare i propri progetti il 2 maggio 2012. Quindi finalmente i nostri ragazzi potranno iniziare l’esperienza del Servizio Civile” .

– Insomma vengono tagliati i fondi per il Servizio Civile ma non quelli per il Ministero della Difesa. È paradossale pensare che con il costo di un caccia F35 si potrebbero attivare più di 25 mila volontari…

“È proprio così: un solo F35 in meno significa almeno 25.000 giovani in servizio per un anno! A nostro avviso l’argomento F35 sta dentro la ridiscussione del modello di Difesa, dibattito che interessa anche noi che operiamo nell’altra faccia della Difesa, quella non armata e nonviolenta a cui siamo chiamati”.

– L’Ufficio nazionale per il Servizio Civile nei primi di gennaio ha pubblicato un’ordinanza del Tribunale di Milano che dichiarava discriminatoria la limitazione prevista dall’art. 3 del “Bando per la selezione di 10.481 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero” pubblicato il 20/09/2011, nella parte in cui chiedeva il possesso della cittadinanza italiana quale requisito di ammissione allo svolgimento del Servizio Civile Nazionale. Tutti i bandi, quindi, sono stati sospesi. A che punto è la questione?

“Si, il giudice ha ordinato di sospendere le procedure di selezione, di modificare il bando nella parte in cui richiede il requisito della cittadinanza consentendo l’accesso anche agli stranieri soggiornanti
regolarmente in Italia e di fissare un nuovo termine per la presentazione delle domande. Ciò sembrava portare ad una sospensione immediata per tutti i volontari selezionati per i progetti inseriti sia nel bando nazionale di 10.481 volontari, sia nei bandi regionali e delle Province autonome contestualmente emanati dall’Ufficio per i quali è previsto il medesimo requisito della cittadinanza italiana .
Ma, dopo giorni un po’ neri, l’Unsc ha pubblicato la notizia che la Corte di appello di Milano ha accolto la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza emessa dal Giudice di primo grado pur restando aperta la questione sulla partecipazione degli stranieri al SCN su cui la sentenza arriverà in seguito, pertanto il bando ottobre 2011 e le selezioni effettuate rimangono valide”.