CITTA’ DEL VATICANO – “Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla né del mistero di Dio, né della Croce di Cristo”. E ciò è tanto più grave quando “viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica”. Così il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in un editoriale alla Radio Vaticana esprime una nuova, netta condanna per le parole negazioniste di alcuni lefebvriani che hanno suscitato accese polemiche nei giorni scorsi, dopo la revoca della scomunica al vescovo negazionista Williamson e le ultime dichiarazioni shock del rappresentante del gruppo tradizionalista a Treviso, secondo cui le camere a gas erano usate per disinfettare.
E dallo stesso Williamson arrivano le scuse al Papa. In una lettera, pubblicata dal sito web Panorama Catolico Interacional, il presule ha manifestato al prefetto per la Congregazione del Clero, il cardinale Dario Castrillon Hoyos, il suo “rammarico”rammarico per le polemiche sollevate dalle “frasi imprudenti”. “In mezzo a questa tremenda bufera causata dai miei commmenti imprudenti alla tv svedese dice il vescovo – le chiedo di accettare con il dovuto rispetto la mia sincera manifestazione di rammarico per gli inutili problemi e angustie che ho causato a lei e al Santo Padre”. Una retromarcia che, però, non si spinge fino a rinnegare le affermazioni negazioniste sulla Shoah, limitandosi a “scuse” che hanno come unico destinatario il Vaticano.
Fonte: La Repubblica