E’ uno dei pionieri del futsal martinese. Negli anni ha regalato tante emozioni indelebili agli appassionati di questa stupenda e coinvolgente disciplina. Giuseppe Ruggieri è il presidente del Martina, squadra che con amore e dedizione porta avanti ormai da un ventennio. Quest’anno si sta confrontando, lui e tutti i suoi ragazzi, con la difficile realtà della C1. Dopo un inizio difficile, dovuto ad una comprensibile fase di registrazione tattica, ha saputo raddrizzare il timone della sua barca con delle decisioni non facili ma necessarie e che alla fine si sono rivelate giuste. Decisioni non facili come possono essere le epurazioni in corso d’opera. E così, dopo un inizio titubante culminato con il fragoroso k.o. interno con l’Alberto C5, il Martina ha ripreso a macinare. Quattro vittorie, due pareggi ed una sconfitta: questo il bilancio biancazzurro dopo le decisioni adottate da Ruggieri dopo la pesante caduta con i brindisini. Un cammino che col tempo è stato inesorabile, ottenendo quella continuità dei risultati che mancava. E adesso il Martina, così come affermato da Michele Morrone, vuole completare l’opera.
Marco Russo ha etichettato come positiva questa prima parte appena passata. Il suo giudizio?
“Sono soddisfatto, ma potevamo fare qualcosa in più. Tutto sommato, però, considerati gli obiettivi fissati, siamo ancora in tempo per onorarli. Comunque per ora va bene così, c’è tutto un girone di ritorno da giocare”.
Il campionato ha subito una svolta dopo le famose epurazioni post-Alberto. Scelte che, col tempo, si sono rivelate azzeccate.
“Come detto in altre occasioni, evidentemente ci avevo visto giusto. Abbiamo rimpiazzato chi è partito con Danilo Gallo che sta dando il suo puntuale contributo e con Scarnera, che ha bisogno di tempo per integrarsi al meglio negli schemi. Ha giocato solo una partita, il derby col Taranto. Conosciamo l’elemento ed è di sicuro affidamento. Questa sosta poi ha permesso di regalar loro ulteriore tempo per inserirsi al meglio”
Aver puntato interamente su calcettisti made in Italy, nel caso del Martina made in Puglia, può essere stato un messaggio forte lanciato all’intera disciplina?
“Si, è stata una scelta voluta. Nello specifico abbiamo scelto tutti giocatori tarantini, non solo per la validità degli stessi, ma anche perché, considerando l’amicizia che ci lega ormai da anni, non hanno esitato a regalarmi fiducia, quasi a costo zero. Tutto questo a differenza dei giocatori del fronte barese che hanno mostrato una immotivata diffidenza, richiedendo cifre fuori mercato. Tornando a noi, la scelta di Michele Morrone come allenatore-giocatore non è stata casuale. Prima o poi dovrà appendere le scarpe al chiodo, quindi ho voluto dargli la possibilità di confrontarsi anche in questa sua nuova veste di mister e, vedendo i risultati fin qui ottenuti, c’è da ritenersi soddisfatti. Discorso diverso per Marco che ha già avuto un’esperienza a tal proposito.”
Una sconfitta che proprio non è riuscito ad accettare?
“Sarei banale a dire quella con l’Alberto C5, quindi vado ancora più indietro nel tempo e dico i ko con Effe.Gi.Castellana e Andria”.
Partite casalinghe a Montemesola. Perché?
“Anche questa è stata una scelta. Conoscevo quel palazzetto già dai tempi dell’A2, ma alla base c’è dell’altro. Al PalaWoytjla di Martina, fino allo scorso anno, ci siamo dovuti sobbarcare non solo la tariffa per l’uso dello stesso Palazzetto, bensì siamo stati costretti a versare anche somme ingenti ai Vigili del Fuoco, questo perché la struttura non era e non è agibile. Quest’estate, quando tutte le società sono state chiamate per dividersi le ore di allenamento e delle partite, ci è stato detto che la cifra pagata ai Vigili del Fuoco non ci poteva essere defalcata da quello che era l’importo dell’uso del palazzetto. Ci è stato riferito anche che la cifra dovuta, che tutte le società non avevano pagato, doveva essere versata entro tre mesi. Ma la cosa più grave è che chi doveva usufruire del palazzetto per quest’annata sportiva, doveva versare anticipatamente tre mesi per poter utilizzare la struttura. Cifre che, visti i tempi attuali, non sono affatto trascurabili. Un ente pubblico può chiedere tre mesi in anticipo alle società che fanno enormi sacrifici per reperire fondi utili per il raggiungimento dei propri obiettivi? Penso proprio di no”.
Quanto ha inciso la crisi economica sul mondo del futsal?
“Ha inciso parecchio. Questa è stata un’altra motivazione che ci ha indotto a trasferirci a Montemesola, dove non ci è stato chiesto nessun anticipo. Ma non solo, perché i costi relativi all’utilizzo del Palazzetto sono decisamente vantaggiosi. Basti pensare che al “Curtivecchi” c’è anche la serie A femminile. A tal proposito ringrazio il sindaco e l’assessore allo sport di Montemesola per la disponibilità mostrataci”.
Alla ripresa c’è il Barletta, formazione battuta all’esordio in campionato. Quale partita si aspetta?
“Sono fiducioso, perché la squadra ha ormai assorbito le batoste di inizio campionato e può giocarsela con tutti. Ovviamente c’è sempre il massimo rispetto per qualsiasi formazione”.
Ambizioni di questo Martina: dove si può arrivare con questa squadra?
“Confermo quanto detto da Morrone: possiamo tranquillamente competere per raggiungere i play-off. Colgo l’occasione per augurare a tutti gli appassionati del futsal ma non solo, i miei migliori auguri per un prospero 2012”.