Identità e idee innovative per offrire linfa vitale al mondo del lavoro – Lo Stradone

Identità e idee innovative per offrire linfa vitale al mondo del lavoro

L’Accademia da Cutezze” di Martina Franca con il taglio del nastro compiuto dalla madrina Ely Spalluto e dal prof. Franco Punzi sabato 26 novembre ha inaugurato la mostra storica del tessile e del confezioniero nei locali attigui alla chiesa di “Cristo Re”.
Una iniziativa impreziosita da due conferenze moderate dal giornalista Agostino Convertino e promosse dal Presidente Domenico Colucci , dalla imprenditrice del tessile Rosa Vinci e da Elio Greco (Presidente della Fondazione Nuove Proposte).

Martedì 29 novembre ci si è soffermati sul tema “Le donne nella storia del tessile di Martina Franca” e sono intervenute Beatrice Lucarella (Giovani Confindustria) e l’imprenditrice Rosa Maria Vinci.

Venerdì 2 dicembre l’incontro si è imperniato sul tema “Il tessile di Martina: passato, presente…..futuro?” e sono intervenuti Edo Sbraci (rappresentante di stoffe) Nicola Cristofaro (magistrato), il vicepresidente Fidi Michele de Giorgio e l’insegnante Teresa Gentile.

Nello stesso salone della mostra giovedì 1 dicembre ha avuto luogo anche il 3° Forum “Lavorando e intraprendendo” promosso dall’Associazione Martina 2020 ed è stato animato da Giuseppe Chiarelli, Roberto Acquaviva, Pierino Chirulli , Roberto Massa e Roberto Lorusso. In collegamento Skype è intervenuto un giovane imprenditore martinese Nico Convertini che ha creato un’azienda grazie ad una propria idea innovativa: si tratta di Tekniconvert (dispositivi di sicurezza per acqua e gas in tutto il mondo).

I tre convegni hanno suggerito agli imprenditori di imparare a collaborare ed incontrare i giovani laureati più ricchi di esperienze per appoggiare e finanziare le idee più interessanti. Si sono vissute emozioni di antichità anche nei paesi stranieri collegati, grazie al video-documento di Antonio Vinci ed alle sue riprese valleditrialivechannel. È stato esaltante ascoltare l’epopea di un popolo martinese tenace ed orgoglioso che ha saputo imporsi a livello mondiale per doti di creatività, capacità commerciale ed imprenditoriale, lealtà, rispetto per la parola data, operosità e per saper confezionare abiti di buona fattura. Sono state illustrate le fasi salienti dell’evoluzione del settore tessile confezioniero dalle origini ai nostri giorni. Si è parlato delle donne “che cucivano nelle proprie case abiti per altre donne”; di uomini che davano vita ai primi laboratori ricorrendo sempre a lavori fatti in casa dalle donne e sottopagati; di raffinate maestre di ricamo e filèe a cui le famiglie affidavano le ragazze per apprendere i segreti del ricamo, del rammendo, della tessitura, della moda e della buona cucina ed infine si è parlato del pullulare di molte industrie confezioniere e dell’attuale periodo di crisi. Per stimolare i confezionisti locali a non perdersi di coraggio ma a rimboccarsi le maniche, come fecero i loro avi in periodi ancora più difficili di quelli attuali, è stata consegnata una targa di riconoscimento alla signora Barbara Stani che per 18 anni ha lavorato nell’azienda Lucchese, poi si è trasferita a Crispiano dando lavoro a 50 operai ed ora ha dato vita ad un altro laboratorio e fornisce capi ad una rinomata azienda confezioniera italiana. Ogni difficoltà le ha consentito di sostare, informarsi, recuperare forze e riprendere a lavorare e dar lavoro. Ecco lo stile dei veri imprenditori che non sono né possono essere dei perdenti poiché fa parte del loro carattere quello di combattere ed uscire vincitori. Il lavoro di ricerca tra documenti e di allestimento della mostra, è stato coordinato dall’imprenditrice Rosa Maria Vinci e supportato da martinesi doc: il Presidente della Cutezze prof. Mimmo Colucci, la consorte, prof. Rita Punzi, il prof. Giovanni Liuzzi, Giovanni Nardelli, Tonino Fumarola, Benvenuto Messia, Domenico Ricci, Cinzia Castellana, Damiano Nicolella, Tonia Fumarola. È stato interessante osservare abiti d’epoca, strumenti e arredi antichi, delicati capi di corredo, le fotografie di Benvenuto Messia, pagine tratte dal testo di Maria Ancona scritto per la Fondazione Nuove Proposte ed il testo “Dalla tessitura all’industria confezioniera a Martina Franca”. Molto ammirate sono state le opere pittoriche di artisti locali. Antonietta Cantore, Enza Zizzi, Rosa Miali, Maria Aquaro; gli stornelli riscoperti e riproposti da Damiano Nicolella, accompagnato con l’organetto da Giovanni Tagliente ed i canti “di varie epoche” noti alle nostre tessitrici proposti dalla voce trascinante e suadente dal tenore Gianni Nasti e dal pianista Egidio Cofano. Ed è stato commovente ascoltare le liriche non solo di Giovanni Pascoli ma anche di “nostri poeti vernacolari ” Giovanni Nardelli, Cinzia Castellana, Norma Fumarola, Elena D’Arcangelo, Antonio Martino Fumarola, Rosa Maria Vinci.

Teresa Gentile