“Sarei pronto ad abbandonare la mia maggioranza”, si è espresso così il consigliere regionale del Pd Donato Pentassuglia nel suo intervento durante la tavola rotonda promossa dall’associazione “Martina Tre” per discutere sull’ipotesi di ridimensionamento della struttura ospedaliera di Martina Franca a seguito della manovra di riordino prevista dalla Regione Puglia. La manifestazione si è svolta presso la sala consiliare del Comune di Martina Franca.
Il consigliere Pentassuglia in sostanza, verso la fine del suo intervento, ha sottolineato che un’eventuale grave penalizzazione del presidio ospedaliero della Valle d’Itria, potrebbe portare la sua figura istituzionale lontano dalla maggioranza al Consiglio Regionale. Non è stato comunque espresso un obiettivo definito e meglio misurabile, quindi al momento non si conosce quale possa essere la circostanza che possa portare il Consigliere del Pd all’eventualità di una presa di posizione politica di questa natura.
Interessante anche il commento di Tommaso Scatigna, sindaco di Locorotondo, presente alla manifestazione (era presente anche il sindaco di Cisternino). “La questione ospedale è un problema comune delle nostre comunità – ha detto Scatigna – e ve lo dice un sindaco di una cittadina senza ospedale”. Alla manifestazione, però, si è registrata una scarsa partecipazione di cittadini e Scatigna si è espresso così: “Credo che di fronte a una questione così importante oggi la sala sarebbe dovuta scoppiare di gente”.
A rappresentare il Pdl era presente il Consigliere Regionale Gianfranco Chiarelli e il Senatore Lino Nessa. “Noi amministratori – ha detto Nessa – dovremmo ricordare a noi stessi che le strutture sanitarie non sono un privilegio, ma sono un diritto. Più volte abbiamo sentito dire che l’importanza dell’Ospedale di Martina è data anche dalla sua posizione geografica, ma nessuno dice che fino a che continueremo a ragionare in una logica di strutture Asl suddivise per province non potrà esistere alcun vero presidio della Valle d’Itria. Ecco perché – ha poi proseguito il Senatore del Pdl – occorrerebbe abbandonare la logica tradizionale delle Asl, intese come suddivisione su base esclusivamente provinciale della geografia sanitaria, e percorrere la strada di un’organizzazione territoriale.
Il Vicepresidente dell’associazione ABC di Ester, Antonio Papapietro ha evidenziato che “a Martina si continua a nascondere l’ esigenza che non è solo il numero delle nascite a cui la Regione deve stare attenta, ma ai 6000 bambini (dati aggiornati in questa settimana dall’associazione liberi pediatri di Martina Franca) già presenti solo nel territorio cittadino di Martina Franca (età 0 ai 14 anni). Credo – ha poi detto Papapietro – che il grado di civiltà e di benessere sociale di un popolo si misuri anche a partire dall’attenzione alla salute ed alla cultura del suoi bambini”.
Ottavio Cristofaro