– TARANTO – “ Chiediamo risorse straordinarie al Ministero. Anche all’interno di una più ampia politica dei tagli, occorre premiare i percorsi più meritevoli”. Non ha usato giri di parole il Rettore dell’Università di Bari Corrado Petrocelli nel rivolgersi al sottosegretario alla pubblica istruzione, l’on. Giuseppe Pizza, nel corso di un seminario a cui hanno preso parte esponenti di spicco del mondo istituzionale ed accademico. L’incontro, che si è svolto nell’attuale sede della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto, ha assunto un’importanza notevole alla luce delle recenti novità dovute all’attuazione del decreto Gelmini e ai conseguenti tagli del sistema universitario, che potrebbero andare a ledere la sede decentrata di Taranto, rendendo vani gli sforzi che l’università , in collaborazione con le varie realtà locali, sta compiendo a favore del polo universitario jonico. “Quando abbiamo dato vita a questa sfida, due anni fa, – ha proseguito il Rettore Petrocelli – la situazione per la città era difficile, ma, nonostante questo, abbiamo deciso di rimanere, di qualificare,e di potenziare ancora, dove ve ne fosse bisogno, il percorso formativo tarantino. L’abbiamo fatto perché crediamo che l’università rappresenti un fattore propulsivo per questo territorio”. Un pensiero a cui si sono associati, in rappresentanza delle istituzioni locali, il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e il presidente della Provincia Gianni Florido. “ La nostra città – ha detto il primo cittadino – è orgogliosa di avere l’università. L’anno scorso il Comune ha investito buona parte delle sue risorse nell’università. La Caserma Rossarol presto sarà utilizzata, e poi stiamo provvedendo a rispondere all’esigenza dei docenti, affinché si realizzi una foresteria per ospitarli. Senza contare il capitale umano, costituito da numerosi impiegati comunali, che con piacere abbiamo ceduto all’Università di Bari. Tutti aspetti che fanno comprendere quanto crediamo in questa progetto”. Il Presidente Gianni Florido nel suo intervento invece si è richiamato soprattutto alle parole del Rettore Petrocelli, affermando: “in un momento di gravi difficoltà economiche del Paese, il governo dovrebbe premiare i percorsi virtuosi. Nel polo universitario tarantino ci sono tre facoltà autonome e l’ultimo accordo di programma stipulato con l’Università ne prevede la nascita di altre due, vale a dire Scienze Umane e Medicina. Chiedo al Ministero di finanziare questo percorso virtuoso, perché non si possono tagliare le speranze. Finanziare questi percorsi sarebbe un esempio di giustizia, equità e buon governo”. L’ on. Pizza, sorride e incassa il colpo, poi interviene, dicendo: “Anche se la mia presenza è soltanto un piccolo segno, ha comunque un significato politico. Io penso che qui al sud sia ancora più necessario puntare sull’Università, sulla ricerca, sull’innovazione e sull’eccellenza dell’insegnamento. Le sedi decentrate possono essere una soluzione al problema. E’ vero, bisogna premiare il merito, e tutti devo poter concorrere, ma non si può trasformare l’Università in un’azienda. Soldi ce ne sono abbastanza per finanziare progetti lodevoli”.
Ma il polo jonico per decollare definitivamente e con successo, ha bisogno di gesti concreti che vadano al di là delle buone intenzioni o delle belle parole. Lo sottolinea il delegato per lo sviluppo del polo jonico , il preside Cosimo Laneve, che rivolgendosi al sottosegretario Pizza, afferma: “ Abbiamo bisogno di vicinanza fattiva e non formale. Questa è una sede decentrata con iscrizioni che oscillano tra le settemila e le ottomila. Non può andare a finire nello stesso cesto degli altri centri decentrati in cui ci sono solo poche centinaia di studenti”. Una preoccupazione condivisa dal direttore del polo, Raffaele Elia, che conferma che “Taranto ha i numeri per potersi confrontare con le altre realtà universitarie per quanto concerne la qualità. Il Polo universitario jonico vive di strutture modeste, ma riesce a vivere”. E come lo fa lo spiegano all’on. Pizza i presidi Marino Milone per Economia e Silvia Romanelli a capo di Scienze Matematiche, Fisiche, e Naturali. A loro spetta il compito di illustrare le offerte formative delle rispettive facoltà, nella speranza che le promesse fatte dal rappresentante del governo siano presto realizzate.
Marina Luzzi