TARANTO – Il primo incontro del Serra per l’anno sociale 2011-12 ha puntato sui giovani, e lo ha fatto presentando i due più rilevanti eventi dell’estate, la Giornata Mondiale della Gioventù, svoltasi a Madrid, e il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione. L’obiettivo era quello di diffondere l’impegno dei tanti giovani della nostra diocesi, 400, che hanno partecipato, pregato, vissuto la XXVI edizione dell’evento che fa incontrare, ogni due anni, persone da ogni parte della terra.
Hanno relazionato, dopo l’avvio della serata da parte del cappellano mons. Michele Lucarella e del presidente dott. Luigi Romandini, Don Emidio Dellisanti, direttore del Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile e Assistente Ecclesiastico Agesci, e Mons. Gino Romanazzi, responsabile del movimento Comunione e Liberazione di Taranto. Entrambi sono stati a Madrid e la loro relazione, formativa e ben costruita, ha inevitabilmente fatto respirare al numeroso pubblico presente l’atmosfera di Madrid, il raccoglimento della preghiera, l’incontro di lingue e tradizioni diverse, l’ascolto silenzioso di due milioni di persone, il senso della comunione e della comunità, gli appunti presi per tornare a casa per una testimonianza scritta, oltre che spirituale.
Sia Don Emidio che Don Gino hanno parlato dei giovani, il primo analizzando in particolare il rapporto odierno tra i giovani e la spiritualità, alla luce delle profonde trasformazioni sociologiche che hanno caratterizzato gli ultimi decenni, il secondo evidenziando la forza e la maturità dei giovani che li rende “radicati e fondati in Cristo, forti nella fede”. Don Emidio ha fatto percorrere ai presenti un viaggio che, partendo dai dubbi oggi diffusi sul rapporto con la religione e la Chiesa, li ha ricongiunti a Dio attraverso la fede. Don Gino ha ricordato come il consueto appuntamento di Rimini rappresenti ogni anno una forte testimonianza dell’appartenenza a Cristo e della reciproca comunione, in vero spirito ecumenico, nonostante raccolga giovani appartenenti a culture e tradizioni diverse.
L’esperienza della GMG è stata un’esperienza forte, che ha lasciato il segno in tutti coloro che vi hanno partecipato. Le testimonianze di Alessandra Martellottti e di Claudia Spaziani, giovani donne presenti a Madrid, hanno colpito particolarmente il pubblico, per la loro capacità di estrinsecare le paure, i dubbi, le perplessità che le avevano accompagnate e che sono state fugate da un’”esperienza forte, che ti lascia il segno e ti corrobora rendendoti più forte, pronta a superare tutte le difficoltà”.
L’Arcivescovo mons. Benigno Luigi Papa ha concluso l’incontro, lieto della scelta dell’argomento. “La Chiesa deve tornare a mettersi in ascolto dei giovani, non sono i giovani a dover tornare nella Chiesa, è piuttosto questa che deve trovare nuove vie di incontro”.