Nel Pdl i problemi nacquero alla sua costituzione – Lo Stradone

Nel Pdl i problemi nacquero alla sua costituzione

MARTINA FRANCA – Anche il centrodestra, come il centro e il centrosinistra non gode di ottima salute. Anche qui è partito il toto-sindaco, e le ipotesi di liste civiche, simpatizzanti e affini sembrano ogni giorno prendere più piede.
Il Pdl, che rappresenta il punto di riferimento del centrodestra martinese, viene fuori da uno dei suoi momenti peggiori dalla sua nascita, ossia da quando gli allora partiti Forza Italia e Alleanza Nazionale costituirono un unico nuovo soggetto politico. Per essere più precisi i problemi del centrodestra martinese si sono manifestanti pubblicamente proprio in quel momento, possiamo quindi dire che il Pdl a Martina è entrato in crisi proprio dal giorno della sua costituzione.
Gli scontri politici interni rimasti in sordina fin dai tempi dell’amministrazione Conserva, nel momento della costituzione del Pdl, sono venuti fuori prepotentemente. Occorreva stare tutti sotto lo stesso tetto, senza scordare che la nascita del Pdl è arrivata solo dopo l’elezione di Palazzo a sindaco. Questo vuol dire che la costituzione del gruppo consiliare è avvenuta solo cammin facendo, stravolgendo gli equilibri (seppur precari) raggiunti nei due singoli partiti con Conserva, e creando ripercussioni anche nella nomina dell’esecutivo della giunta municipale (7 giunte in 4 anni, ribaltoni compresi, ndr). Quel Pdl si è diviso in due, poi in tre e poi in non si sa quanti gruppi, salvo poi accentuarne la sua scissione in occasione delle elezioni provinciali, e nuovamente con qualche timido sussulto l’anno seguente alle elezioni regionali che hanno sancito la costituzione del duo Chiarelli (Pdl) e Pentassuglia (Pd) leader dei due principali partiti nazionali, ed entrambi accomunati da medesimi problemi: il loro essere spesso disconosciuti da aderenti del partito. Altra circostanza in comune tra i due è il loro futuro politico, per entrambi si parla di una strada che porterebbe dritto dritto a Roma, in Parlamento. E ancora, entrambi sono dati anche come probabili candidati alla poltrona di sindaco a Martina Franca. Se possibile, ma con qualche nodo da sciogliere, sembra essere la candidatura di Pentassuglia sulla poltrona di primo cittadino, molto improbabile invece è quella di Chiarelli. Nel Pdl, oltre a Chiarelli, la poltrona di sindaco potrebbe toccare all’imprenditore Michele Marraffa, attorno a quest’ultimo potrebbe convergere buona parte delle forze di centrodestra.
Poi ci sono tante voci su altri papabili, anche se per la maggior parte di essi l’unica strada possibile sembra essere quella di liste civiche di estrazione politica solo vicina al centrodestra; è il caso di Giustino Caroli, Angioletto Gianfrate e di altri, per i quali il progetto potrebbe limitarsi a qualche posto da Consigliere Comunale.
A queste potrebbe aggiungersi il ritorno di Martino Miali, ex vicesindaco di Palazzo, e presidente del circolo cittadino di Nuova Italia, appoggiato dall’ex sindaco Leonardo Conserva.
E sempre a proposito di ex sindaci, è ormai cosa nota che Franco Palazzo starebbe lavorando per la costituzione di una civica che possa consentirgli di ripresentarsi a concorrere alla poltrona di primo cittadino.
Resta da verificare, infine, il ruolo di Michele Muschio Schiavone, su quest’ultimo qualche voce lo vorrebbe vicino al centrosinistra, molto più probabile la sua discesa in campo con l’Udc (non si esclude una coalizione allargata con centrosinistra e proprio l’Udc, ndr), ancor più reale un suo rientro nel centrodestra, sua naturale colorazione politica.

Ottavio Cristofaro