“Di Sabbia e di vento” il romanzo di Giambattista Passarelli – Lo Stradone

“Di Sabbia e di vento” il romanzo di Giambattista Passarelli

È stato presentato lo scorso giovedi 25 agosto alla Taberna Libreria di via P. Nardelli a Martina Franca il romanzo “Di Sabbia e di vento” di Giambattista Passarelli.
Si tratta di un romanzo drammatico che è un autentico e appassionato scatto d’orgoglio della gente del sud, dei giovani che in un campo di calcio vedono la possibilità di un riscatto, di chi non si sottrae alla consapevolezza e all’impegno di un romanzo sociale. è un percorso obbligato per acquisire coscienza del groviglio di problemi che, stratificati nel tempo, hanno concorso a creare una situazione attuale che piega le nuove generazioni negando loro il bene più prezioso: la Speranza.
L’opera prima del giovane autore di Statte, ex alunno del Tito Livio di Martina, rappresenta una delle piacevoli sorprese letterarie dell’estate italiana, essendo già pronta la ristampa, sempre per la zero91 edizioni. La casa edtitrice milanese, fondata da siciliani doc (091 è il prefisso telefonico di Palermo), ha deciso di puntare su questa entusiasmante storia ambientata al Sud, in cui i tre protagonisti adolescenti (Mimmo, Roberto e Angelo), decidono di ribellarsi alla Mafia di zona stanchi delle continue ingiustizie….”una dichiarazione di guerra solitaria mentre il paese sta a guardare. O si vince, o si perde. Dopo non si potrà più chiedere scusa.”
Ha dialogato con l’autore il prof. Antonio Scialpi, docente di storia al Liceo Tito Livio, insegnante dello stesso Passarelli, mentre a moderare l’incontro Alessandro Caramia.

Giambattista Passarelli (Taranto, 1981) fino a diciotto anni ha conosciuto la vita della provincia del Sud. Dopo la maturità classica si è laureato in Psicologia a Padova e ha partecipato alla stesura del saggio: Le elezioni come processo (G. Gangemi, FrancoAngeli 2006). Ancora adesso vive e lavora a Padova ma il legame con la sua terra è indissolubile. Di sabbia e di vento è il suo primo romanzo; un atto d’amore intenso per quel Sud orgoglioso ed esempio di dignità.