Corpus Domini 2011, il messaggio integrale di Don Franco – Lo Stradone

Corpus Domini 2011, il messaggio integrale di Don Franco

Si riporta di seguito integralmente il discorso alla città pronunciato dall’Arciprete di Martina Franca Mons. Franco Semeraro, Rettore della Basilica di San Martino, in occasione della processione del Corpus Domini della scorsa domenica 26 giugno 2011.

– Ancora una volta stasera il nostro cuore è colmo di gioia e di commozione: Gesu’,il Figlio di Dio,il Salvatore del mondo,è passato in mezzo a noi,ha attraversato le nostre strade.
Con Lui la vita cambia,non ci sentiamo piu’ soli,la Luce brilla nelle nostre tenebre!
Per questo gesto di amore diciamo grazie al Cristo Eucaristico, che è il Cristo – Dono.
E’ interessante ridirci i ritmi della processione del Corpus Domini.
Si è snodata dalla Basilica al termine della celebrazione della Messa : nell’assemblea radunata Cristo è sceso dall’alto,come Dono,come risposta di Dio alle nostre attese,alla nostra invocazione di salvezza e di perdono. Questa “ discesa” è il tratto tipico di Gesu’:Egli è Colui che sempre discende,sempre viene. Prima nel grembo di Maria a Nazaret,oggi nel cuore della Chiesa che si raduna.
Stasera la traiettoria della “discesa” si è allungata,come una interminabile scia luminosa:il Cristo della Messa è stato portato in mezzo alla gente,tra le strade della città.
E’ questo Suo passaggio è prolungamento ancora della Sua Incarnazione e della sua Passione.
Continua a stare con noi,a visitarci nella pace. Ma anche a farsi carico del disordine,del dolore,della iniquità del mondo.
In un passaggio straordinario del suo “ Gesu’ di Nazaret” Benedetto XVI annota: “ Nella passione di Gesu’,tutto lo sporco del mondo viene in contatto con l’immensamente Puro, con l’anima di Gesu’ Cristo e cosi’ con lo stesso Figlio di Dio. Se di solito la cosa impura mediante il contatto contagia ed inquina la cosa pura,qui abbiamo il contrario:dove il mondo, con tutta la sua ingiustizia e con le sue crudeltà che lo inquinano,viene a contatto l’immensamente Puro… In questo contatto lo sporco del mondo viene realmente assorbito,annullato,trasformato… E’ ora presente ed efficace nella storia del mondo la forza antagonista di ogni forma di male,il bene è sempre infinitamente piu’ grande di tutta la massa del male, per quanto essa sia terribile” ( pag.257-58).
Gesu’ dunque è passato caricandosi dei nostri mali,quella personali,comunitari,quelli che hanno una dimensione sociale che tanto ci scoraggia e ci fa soffrire. Ha attraversato le nostre croci, ha ascoltato i lamenti inespressi,le ribellioni;ha percorso le “ sacche di resistenza” al bene!
Il Corpo Reale Eucaristico di Gesu’ mentre attraversava i luoghi consueti della nostra vita comunitaria,cittadina ci ha aperto gli occhi,ci ha incoraggiati a mobilitare tutte le forze del bene perché possa spezzarsi il circuito del male . E questo è possibile perchè Lui è con noi,in mezzo a noi:egli è il perenne seminatore dell’Amore.
Egli ci indica una nuova possibilità di vivere:dal rifiuto all’accoglienza,dal sospetto alla valorizzazione dell’altro,dalla disgregazione alla comunione,dalla autosufficienza all’ascolto; dal disprezzo alla valorizzazione,dall’odio al perdono.
Non possiamo nascondere o ignorare che la nostra città viva un difficile momento culturale,istituzionale,economico,sociale con accentuate sporgenze di sofferenza individuali,familiari,comunitarie.
Alla crisi del lavoro che ha sfaldato alcuni sicuri punti di riferimento economico si aggiunge la difficoltà evidente che Martina Franca ha a darsi un futuro,facendosi carico gli uni degli altri; un futuro disegnato non da pochi ma da tutti insieme . Un futuro che non è il depauperamento di tutte le risorse ancora disponibili nella città a beneficio e vantaggio di pochi .
Da un po’ di anni Martina Franca assomiglia ad un cantiere,chiuso temporaneamente per la difficoltà a reperire maestranze in grado di leggere insieme il progetto,di eseguire un compito comune. Le maestranze hanno demotivato la manodopera !
La logica eucaristica La logica eucaristica non è solo per l’interno del tempio,per la dinamica nelle comunità ecclesiali:è logica oggettiva di umanità nuova,di orizzonti inediti,di ricchezza vincente in grado di produrre cambiamenti radicali,di trarre fuori dalla esasperazione individualistica e dalla rassegnazione.
Dalla strade torniamo alla Basilica:il pellegrinaggio di Cristo ci riporta nei luoghi della preghiera e della intercessione,nei luoghi della fede e della educazione alla vita,alla socialità. Gesu’ vuole che crediamo in Lui,,che ci lasciamo condurre da Lui. Il contatto autentico con Lui apre a dimensioni alte dell’esistenza.
Dobbiamo riaprire i tanti laboratori chiusi del pensare e del progettare,dell’ascolto e del confronto,come un esaltante compito cristiano e civico;re-illuminare il colle di san Martino:rimeterci a camminare insieme in un ideale grande forum cittadino dove si possa riconoscere il bene;svegliarci da un incubo,da un cattivo sogno: lo merita la nostra tradizione culturale e civica;lo meritano le nuove generazioni.

Mercoledi prossimo 29 giugno, Benedetto XVI celebra il 60° anniversario della Sua ordinazione sacerdotale.La Chiesa è in festa è ringrazia il Signore per il dono di questo ministro di Dio,di questo Pastore intrepido.
Anche noi da stasera ci uniamo alla festa e alla preghiera delle Comunità ecclesiali per il Papa . E come omaggio alla amata persona del Santo Padre vorrei citare due suoi recenti interventi che ci sollecitano sull’onda del passaggio eucaristico di Cristo nella città:
Il 7 maggio ad Aquilea, in visita pastorale alle Chiese del nord est italiano ha detto: “ Raccomando a voi,come alle altre Chiese che sono in Italia,l’impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambito del sociale,in modo particolare in quello politico. Esso ha piu’ che mai bisogno di vedere persone,soprattutto giovani,capaci di edificare una “ vita buona” a favore e al servizio di tutti”.
E il 19 giugno ai giovani incontrati nella visita pastorale della diocesi di san Marino: “ L’incontro con cristo non si risolve nell’adesione ad una dottrina, ad una filosofia, ma cio’ che Lui vi propone è di condividere la sua stessa vita e cosi’ imparare a vivere,imparare che cosa è l’uomo,che cosa sono io… Cristo stesso,che è andato nelle profondità della morte ed è risorto,è la speranza in persona,è la Parola definitiva pronunciata sulla nostra storia,è una parola positiva”. Amen –

Mons. Franco Semeraro