– MARTINA FRANCA – Il consigliere comunale Paolo D’Arcangelo (Udc) torna a polemizzare sulle assunzione effettuate a Palazzo Ducale.
«Il comune di Martina – scrive D’Arcangelo in una nota inviata alla stampa – ha ricoperto posti vacanti nel proprio organico mediante la cessione del contratto di lavoro di dipendenti presso altre amministrazioni. In parole più semplici, il Comune di Martina si è fatto carico di pagare lo stipendio a 20 dipendenti di altre amministrazioni. Perchè non si è proceduto con i concorsi? Ecco la verità: lo scorso 18 settembre 2008 la Giunta Comunale presideuta da Franco Palazzo aveva deliberato di utilizzare la procedura della mobilità per la copertura dei posti vacanti in organico con riserva del 20% degli stessi alla stabilizzazione di personale già utilizzato con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. A quella data solo due persone avevano i contratti di co.co.co. con il Comune di Martina e una di questa è la figlia di un dirigente comunale. E allora? Il fine, e cioè l’assunzione della figlia del dirigente, ha giustificato il mezzo della procedura di mobilità».
D’Arcangelo ricorda «tutti i giovani disoccupati martinesi vanamente impegnati nella corsa al posto fisso, quello per tutta la vita, per giunta in una amministrazione pubblica. E i soldi? Quelli sono prelevati dalle tasche dei martinesi mediante l’aumento del 50% della Tarsu deliberata dal Consiglio Comunale lo scorso 25 giugno 2008 in sede di approvazione del bilancio annuale 2008 e pluriennale 2008/2010. Quella deliberazione, infatti, prevedeva proprio il “reclutamento di 22 figure professionali con stanziamento delle relative risorse finanziarie”, cioè l’aumento del 50% della tassa sulla spazzatura».