Basket. Due Esse, Schiavone: “Ad un passo dalla storia” – Lo Stradone

Basket. Due Esse, Schiavone: “Ad un passo dalla storia”

“Ad un passo dalla storia, in uno di momenti più intensi del basket martinese”. A dirlo è Marcello Schiavone, vice presidente della DueEsse, alla vigilia della prima semifinale in programma domenica al PalaCalafiore di Reggio Calabria.

Come sta vivendo la società questo momento?

“Con grande serenità, consapevolezza e convinzione, per aver centrato no solo l’obiettivo minimo, ma addirittura il passaggio alla semifinale. Giocheremo con una squadra che ha fatto la storia del basket nel meridione, arrivando anni fa, ad un passo dalla finale scudetto. Non possiamo che essere orgogliosi di quello costruito in così poco tempo”.

E’ davvero il massimo risultato ottenuto dal basket martinese?

“Se consideriamo la categoria scuramente si, ma in passato il Martina ha visto molti grandi giocatori. E difficile fare paragoni, si tratta di epoche sportive diverse, ma giocatori come Marchionne, Fiusco e Ungaro, resteranno sempre nella memoria sportiva dei martinesi”.

Ad un passo dalla prima semifinale, la società pensa già al suo futuro?

“Dobbiamo necessariamente ragionare e programmare anno per anno. L’incertezza economica della città e del momento in generale, non consente previsioni a lungo termine. Di sicuro Martina continuerà a fare basket ad altissimi livelli, grazie all’impegno e alla passione della famiglia Scatigna, di tutti i dirigenti che rinunciano ad affetti e al lavoro per conto di una passione che, oltretutto, sta coinvolgendo sempre più gente. Sarebbe bello confermare le numerose attenzioni che operatori economici stanno riservando a questo movimento. Le attestazioni di merito degli ultimi mesi ci stanno dando grande forza per andare avanti”.

Forza che arriva anche da un pubblico invidiato ovunque.

“Non so se nel girone esiste una squadra con a seguito qualcosa come 150 persone, pronte per raggiungere Reggio Calabria. Ho partecipato a quasi tutte le trasferte e non esiste un pubblico più affettuoso, caldo e discreto del nostro”.

A pochi giorni dalla prima semifinale, che aria si respira nello spogliatoio?

“Senza particolari tensioni. E’ sufficiente sapere che ci stiamo giocando l’accesso alla finale. La squadra è magistralmente da un coach che, più di noi, nella sua carriera ha vissuto queste tensioni ed è grazie a lui che il gruppo di avvicina all’evento con serenità.”

Si aspetta una partita fisica e carica di tensione come quella con il Corato?

“Corato ha scelto Martina per disputare i quarti di finale sicura di vincere. Quando ha constatato di aver sbagliato la valutazione, ha provato a cambiare i fattori tecnici con altre armi, quella della pressione psicologica, della tensione e della provocazione. Un plauso di cuore ai nostri ragazzi che non hanno mai ceduto e risposto a questo atteggiamento poco sportivo”.

Chi è il giocatore della DueEsse che può essere più decisivo, quale invece l’avversario più temibile?

Il Reggio ha una rosa completa i grado di risolvere situazioni d’attacco 1 contro 1 e di squadra. Ricordando le due gare della stagione regolare, e potendo fare a meno di uno di loro, direi Grasso. Per quanto ci riguarda la nostra stagione è stata costruita puntando sul gioco di squadra e se abbiamo raggiunto questo obiettivo è grazie al “gruppo”.

Ma la società lo vuole vincere o no questo campionato?

“Personalmente, ma credo di parlare a nome del gruppo dirigente, vorrei cimentarmi in una categoria superiore. A chi non piacerebbe vincere, ma questo gruppo dirigente ha la maturità sportiva per accettare anche un’eventuale sconfitta. Si gioca per vincere, e noi vogliamo farlo”.