Nell’ambito dei laboratori partecipati organizzati dall’associazione Ecomuseale di Valle d’Itria per l’elaborazione della mappa di comunità, è stata organizzata nei giorni scorsi una passeggiata tra i vicoli del centro storico di Martina Franca.
Protagonisti i cittadini a condurre per mano gli operatori ecomuseali attraverso le memorie e le proprie esperienze vissute nel centro storico. Un’occasione per assaporare l’odore dei ricordi che emergeranno durante il cammino, un modo diverso per ammirare gli scorci della città e comprenderne la storia.
L’iniziativa conclude il ciclo dei laboratori che gli operatori ecomuseali martinesi, dallo scorso 9 dicembre, hanno portato avanti grazie alla collaborazione dei cittadini che vi hanno partecipato. Una serie di incontri in cui sono emersi spaccati di vita riguardanti l’aspetto urbanistico, le pratiche di vita, le tradizioni religiose e pagane, la vita di campagna. Chi si è affacciato ha ripercorso quel modus vivendi che ancora oggi, seppur in minima parte, resiste. Ed è proprio il recupero della memoria e la valorizzazione delle tradizioni, delle tipicità culinarie, delle metodologie di produzioni gastronomiche, delle emergenze rurali e paesaggistiche, dei mestieri in via di scomparsa e di tutto il patrimonio materiale ed immateriale legato alle particolarità del territorio, radici della cultura locale, l’obiettivo principale dei laboratori e del lavoro degli operatori ecomuseali. Un iter necessario per costruire le mappe di comunità che l’ecomuseo presenterà nei prossimi mesi. Mappe attraverso cui gli abitanti hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. Uno strumento per evidenziare il modo con cui la comunità locale vede, percepisce, attribuisce valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbe che fosse in futuro.