La città che dimentica gli ultimi – Lo Stradone

La città che dimentica gli ultimi

– MARTINA FRANCA – Parlare di sociale è facile, specialmente in periodi di crisi economica. Diventa ancora più semplice farlo in campagna elettorale. Le statistiche disegnano un’Italia che viaggia verso la recessione, dove è in costante aumento il numero dei cosiddetti nuovi poveri: coloro che pur avendo un lavoro dignitoso non arrivano a fine mese. Chi, però, nel vasto ventaglio di Istituzioni che governano le realtà centralizzate e decentralizzate del Paese, deve intervenire a favore delle fasce più deboli?
Tutti, dal Governo ai Comuni, hanno ruoli ben precisi affinché il sostegno a chi è in difficoltà non manchi. In particolare, però, gli Enti cittadini territoriali delegano spesso a cooperative sociali la gestione di alcuni servizi volti ai minori a rischio e ad assistenze di tipo domiciliare. A Martina Franca due cooperative, la “Anthares” e “San Giuseppe”, si sono occupate proprio del sostegno a quei ragazzi meno fortunati che vivono momenti di grande difficoltà. Peccato che, però, il Comune abbia deciso di dimenticare tutti questi operatori sociali. Sono passati sei mesi, infatti, da quando l’Ente avrebbe dovuto stanziare i fondi relativi al servizio prestato tra gennaio e giugno di quest’anno. Invece tutto tace. Sarà per colpa dell’instabilità amministrativa, sarà forse per la scarsa sensibilità mostrata dai politici che oggi amministrano Martina, sta di fatto che il Comune si è dimenticato di questi lavoratori. Ebbene sì: il tempo per litigare su chi deve sedersi su questa o quella poltrona lo si è trovato, quello per trovare i soldi per pagare chi ha operato per la strada a sostegno dei più deboli invece no. Poco è importato alla Giunta ed alla Maggioranza dell’avvento del Natale: un momento gioioso al quale queste famiglie, però, si sono apprestate con una ristrettezza economica imprevista. Siamo convinti che il sindaco Franco Palazzo prenderà a cuore questa situazione risolvendola in modo definitivo ed in tempi brevi. I ritardi accumulati fino ad oggi, però, peseranno e non poco su qualsiasi giudizio relativo al suo operato ed a quello dei suoi assessori. C’è un limite a tutto infatti, anche agli interessi di parte dei gruppi politici. Mettere in secondo piano questi lavoratori rispetto ai problemi intestini al centrodestra martinese, rappresenta un errore grave e che lascerà una cicatrice profonda sull’operato di questa Amministrazione. Litigare sì, ma se non ci si mette daccordo neanche in queste situazioni, è inaccettabile.

Gianluca Coviello
Fonte: Tarantoggi