San Domenico. Colpito ancora – Lo Stradone

San Domenico. Colpito ancora

Giugno è ormai iniziato da qualche giorno ma il bel tempo ha deciso di continuare a sonnecchiare ancora per un po’. La scorsa settimana un forte temporale si è scatenato sulla nostra città creando anche numerosi danni nelle nostre campagne.
Mercoledì scorso intorno alle 7:00 del mattino, mentre alcuni di noi ancora dormivano, un fulmine ha colpito la chiesa di San Domenico rompendo quasi in due grossi blocchi la cupola.
Mancava poco alla celebrazione della messa mattutina e potremmo dire davvero che questa volta è andata proprio bene, altrimenti a quest’ora saremmo a raccontarvi un’altra storia.
Due grossi massi si sono staccati dalla cupola precipitando rovinosamente e danneggiando il pavimento e i banchi della chiesa.
Don Franco era gia in chiesa e insieme al lui vi era Luigi, giovane novantenne, intento a pregare di fronte all’altare maggiore e miracolosamente scansato da un masso caduto a poco più di un metro dal luogo in cui era inginocchiato. Abbiamo ascoltato Don Franco Angelini parroco di San Domenico.
Raccontare una sciagura del genere non è sempre bello, vorremmo che tutta la vita fosse rose e fiori, ma purtroppo mercoledì mattina si è scatenata sul comune di Martina una tempesta di fulmini e pioggia e la chiesa di San Domenico non è stata risparmiata.
Già nove anni fa ci fu la caduta di un grosso fulmine e la rottura della cupola. Eravamo ancora impegnati nei lavori di recupero ed oggi purtroppo ci troviamo a ricominciare da zero.
Sono state nuovamente danneggiate le pietre della cupola, la croce, provocando dei danni all’interno e facendo cadere dei grossi massi di pietre.
Qui oggi è un disastro, sperando che con il tempo e soprattutto guidati dalla fiducia cristiana e dalla speranza, possa nuovamente risolversi.
La chiesa è dotata di un impianto parafulmine?
È la domanda che tutti mi pongono. La chiesa non è ancora dotata di questo tipo di impianto. Lo sono però le due chiese vicine, quelle della Madonna del Carmine e la Basilica di San Martino.
Danni ingenti non solo alla struttura architettonica, ma anche a tutta la strumentazione elettronica.
Dal punto di vista della cupola e della lanterna della cupola davvero notevole. Abbiamo registrato anche la rottura della strumentazione a cominciare dall’organo, fino ad arrivare all’impianto di amplificazione, il sistema di allarme, quello di videosorveglianza e anche il sistema che consente il suono delle campane. C’è quindi un enorme danno economico che però non siamo ancora riusciti a quantificare.
Ora tocca rimboccarsi le maniche e bussare alle porte di tutti gli uffici, affinché nel più breve tempo possibile si possano trovare quelle risorse indispensabili alla ristrutturazione. Rivolgiamo un appello alle istituzioni.
Noi da parte nostra stiamo facendo il possibile, supportati dalla preghiera e dalla fede. Io chiedo all’amministrazione comunale di restare vicino alla nostra parrocchia cercando di risolvere con noi questa situazione. La Curia sicuramente ci darà il proprio sostegno. Ora tocca darci da fare.
Nel frattempo (come potete vedere dalla foto), le attività parrocchiali, compresa la celebrazione della Santa Messa, non si sono affatto fermate, forse è proprio questa la forza di una comunità, che ora più che mai è consapevole del fatto che è necessario trovare rimedio a questo incidente.

Ottavio Cristofaro