Un patto tra generazioni all’insegna della conoscenza – Lo Stradone

Un patto tra generazioni all’insegna della conoscenza

«Ti invito a combattere con tenacia per la costruzione di una società migliore, diversa da quella in cui stiamo vivendo, basata su uno sfrenato individualismo»: una frase (tratta da una lettera di un padre al figlio) che sintetizza il passaggio del testimone tra generazioni.
Si è aperta con questa metafora suggerita dal console provinciale di Bari, Salvatore Costa, la 41esima Giornata dei Maestri del Lavoro, tenutasi nella Sala Tridente del Palazzo del Mezzogiorno.
La Stella al Merito del Lavoro è conferita, con decreto del presidente della Repubblica su proposta del Ministero del lavoro, a chi abbia almeno 50 anni o un’anzianità in azienda di 25 anni oppure si sia distinto per particolari meriti.
All’incontro, coordinato dal giornalista Gustavo Delgado, hanno partecipato il vicepresidente della Fiera del Levante, Antonio Ciuffreda, il delegato alla Trasparenza dell’Università di Bari, Mario Spagnoletti, il referente della Direzione regionale del lavoro Renzo La Costa, il console regionale dei Maestri del Lavoro, Lucio Romice, e il console di Taranto, Francesco Germano. Presenti autorità civili e militari, tra cui il generale Aldo Visone, comandante della Legione Puglia dei Carabinieri.
«Le parole che rivolgiamo ai giovani – ha detto Costa – hanno l’obiettivo di elevare il concetto etico e morale della nostra vita. Dobbiamo insistere su formazione, ricerca e innovazione, promuovendo incontri nelle scuole e nelle Università per non trasformarle in semplici aree di parcheggio».
«Dentro questa bella lettera di un padre a un ideale figliolo – ha affermato Spagnoletti – c’è tutto il rapporto tra generazioni, la difficoltà di trasmettere le esperienze ai più giovani. I sociologi hanno evidenziato il vuoto che rende più difficile far tesoro dei saperi di vita e professionali. La lettera è un ponte per riaprire un dialogo tra generazioni. C’è il valore del lavoro come mezzo di sostentamento e ampliamento della sfera personale e il valore dell’eticità, un modo attraverso il quale rispettare gli altri rispettando noi stessi ».
Romice ha ricordato che i Maestri del lavoro in Italia sono 14mila, mentre in Puglia sono circa mille. «Queste persone – ha detto – rappresentano la maturità di un processo che va messo a disposizione dei giovani che si affacciano al mondo produttivo: siamo sicuri che enti come la Regione e la Provincia daranno il loro contributo per sostenere il nostri progetti e impedire che questo patrimonio si perda».
Ciuffreda ha sottolineato che questa è «una giornata storica all’interno della Campionaria, un appuntamento denso di significato. Nella cerimonia inaugurale della Fiera, il presidente Lacirignola ha sottolineato l’importanza della formazione e del lavoro. Dobbiamo registrare una nuova fase di fuga dal Mezzogiorno: giovani formati nelle nostre Università costretti a mettere in pratica quanto hanno imparato in altre regioni, se non all’estero. D’altro canto la Regione Puglia ha promosso in questi anni iniziative volte alla valorizzazione della creatività giovanile. Il messaggio che vogliamo lanciare, allora, è che non possiamo nascondere i problemi, ma dobbiamo subito individuare le soluzioni».
La Costa, invece, ha sottolineato alcune cifre relative al mondo del lavoro: «Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione in Italia è dell’8,4 per cento a fronte di un dato europeo del 9,6 per cento. C’è chi sta peggio di noi ma dobbiamo considerare che l’Istat non ha incluso i collaboratori a progetto, i part time, i contratti a termine. Un’indagine sulle aziende agricole, poi, ha messo in luce che su 1867 imprese il 39 per cento è irregolare con il 58 per cento di lavoratori in nero. Una situazione che in edilizia è peggiore: su 5072 aziende, il 59 per cento è irregolare con il 70 per cento di lavoratori non registrati. Per questo dobbiamo combattere la cultura del lavoro nero che non dà sicurezza sociale e sicurezza sul posto di lavoro».
Al termine della giornata sono stati premiati con un diploma alcuni giovani che si sono distinti negli studi, parenti di Maestri del lavoro. Per la scuola media inferiore riconoscimenti per Vincenzo Di Leva e Andrea Tarquinio, per la scuola media superiore Simona Santamato e per la laurea Maria Teresa Magnisi e Lucia Anna Belviso.