Incontro con le associazioni venatorie – Lo Stradone

Incontro con le associazioni venatorie

In fermento il mondo venatorio italiano che si sta preparando, con non poche difficoltà, all’apertura della stagione 2010/11, prevista per settembre.
In questa temperie, nella quale anche quest’anno incomprensioni e polemiche hanno avuto voce in capitolo, è stata indetta una pubblica assemblea che ha visto riuniti tutti i rappresentanti delle associazioni venatorie ioniche, i quali hanno voluto approfondire le nuove disposizioni riguardanti le specie cacciabili.
Nella suggestiva cornice del “Parco delle Querce”, struttura immersa nel Polmone Verde della Murgia Sud Orientale, tra Martina Franca e Crispiano, infatti, oltre cinquecento cacciatori hanno preso parte al dibattito sul calendario venatorio, nei giorni scorsi approvato dalla Regione Puglia. Diffuso il malcontento tra i partecipanti, soprattutto per la mancata approvazione delle modifiche alla Legge 157 del 92 (Legge sulla caccia), cosa che, tra le altre, avrebbe consentito un prolungamento dell’attività venatoria fino al 10 febbraio. A tenere banco nella discussione, però, sono stati due argomenti nello specifico: le variazioni al periodo in cui si potrà cacciare la selvaggina sia volatile che terrestre, e le zone dove poter cacciare. La Regione Puglia, accogliendo quelle che sono le direttive dell’Unione Europea sulla salvaguardia di determinate specie animali ha, di fatto, ridimensionato il periodo in cui sparare volatili divenuti, nel tempo, simbolo della stessa attività venatoria, come la beccaccia ed il tordo. Il vero problema della caccia, oggi – così come è stato sollevato – sembra essere piuttosto legato, invece, alle zone dove poter svolgere attività venatoria. Inevitabile, pertanto, il focus sulla questione del Parco della Terra delle Gravine; a tal proposito, infatti, i cacciatori hanno affrontato questa complessa tematica con il consigliere regionale Donato Pentassuglia, presidente della Commissione Ambiente ed Assetto del Territorio della Regione Puglia, e con l’assessore provinciale all’Ambiente ed alle Aree Protette Michele Conserva (in seguito assentatosi per impegni istituzionali) soprattutto per ciò che riguarda la tabellazione che possa evitare il rischio di sanzioni penali ai danni dei cacciatori. Altro tema di particolare interesse il rapporto, caratterizzato in buona parte da conflittualità, con il mondo dell’agricoltura, da tempo sul piede di guerra in merito alla riperimetrazione del Parco. Il confronto è stato, comunque, ricco di spunti per la ricerca di un amalgama tra associazioni venatorie e di agricoltori, alla ricerca di punti in comune per la difesa delle istanze di ciascuna categoria e per la tutela e la valorizzazione del patrimonio floro – faunistico nel rispetto delle norme stabilite dall’Unione Europea. Per questo entrambe le categorie guarderanno con interesse alla riunione del 3 settembre a Bari, riguardante il nuovo disegno di legge regionale sulla riperimetrazione del Parco delle Gravine.

Michele Lenti