Il PD sceglie finalmente la strada della chiarezza, tanto che la segreteria cittadina decide di venire allo scoperto, anche pubblicamente. Se il PdL martinese, infatti pur trovandosi in una situazione disastrosa non ha mai nascosto i suoi annosi problemi, nel PD nessuno ha mai manifestato pubblicamente i dissidi all’interno del partito, tanto che tra i democratici si è sempre cercato di tenere sotto controllo ogni voce dissonante anche quando le questioni risultavano di evidenza palese.
Questi due partiti hanno registrato in questi ultimi mesi una differente comunione di intenti tra i diversi membri che hanno portato alla rottura dei berlusconiani (sulla scia di quanto sta avvenendo a livello nazionale) in diversi gruppetti e indecisione sui vertici dirigenziali del partito (vedi questione Nessa-Carrieri), assieme ad alcuni dissidi all’interno dei democratici di Bersani, i quali dopo la ri-conferma di Pentassuglia alle elezioni regionali sembravano aver trovato la giusta quadratura. A confermare i dissidi e a conferma di quanto detto sino ad ora sarebbero le voci che vorrebbero Donato Pentassuglia lontano dal Pd, voci che al momento però non trovano alcuna conferma.
Di grande interesse pubblico e chiarezza la nota stampa inoltrata alle testate giornalistiche dalla segretaria cittadina PD Nunzia Convertini, che viene di seguito riportata integralmente:
“A più di una settimana dallo scorso consiglio comunale che ha visto l’approvazione del bilancio preventivo, la segreteria del PD fa un punto della situazione analizzando in primis le conseguenze negative per la città che continua ad essere amministrata da maggioranze last minut, senza programmazione e senza futuro.
Certo, con alcuni apprezzabili emendamenti, si è evitato il disastro, ma non il peggio . Non si deve dimenticare, infatti, che la programmazione economico/finanziaria era stata bocciata dai revisori, e questo a dimostrazione del fatto che chi tenta di governarci non lo fa seguendo i principi del buon padre di famiglia.
Dell’ultimo consiglio, la segreteria del PD non dimentica certamente di analizzare le conseguenze delle pesanti assenze dei consiglieri Del Gaudio e Pasculli, per cui verranno attivate tutte le procedure e i meccanismi previsti dal partito per fare luce e chiarezza su quanto accaduto.
Dopo che in Maggio 2010 il PD presentava, nel corso di un’affollata conferenza stampa un documento elaborato dal partito e sottoscritto da tutti i consiglieri comunali, con cui si dichiaravano le motivazioni concrete che erano alla base della necessità dello scioglimento del consiglio, non si comprendono le dichiarazioni ultime del consigliere Del Gaudio che attribuisce solo alla maggioranza, o meglio ex o pseudo maggioranza, le responsabilità di una cattiva gestione amministrativa e la conseguente risoluzione del problema. Come partito di opposizione e come cittadini responsabili, era nostro dovere e di tutti i consiglieri coscienti della necessità di un futuro diverso per Martina, dare il nostro contributo e provare a dare un nuovo corso alla politica cittadina. E questo per il PD, passa attraverso nuove elezioni e nuovi amministratori, come più volte ribadito anche dal consigliere Pentassuglia e dal capogruppo Bruni.
Lottare per i propri ideali di partito nei luoghi deputati per farlo, quindi per esempio in consiglio, non vuol dire che il PD vuole sottrarsi al dialogo con la città e all’attivazione di proposte di crescita per il territorio, vuol dire che lo farà in modo coerente con i propri principi e i propri valori solo ed unicamente con chi vorrà davvero vedere una Martina Franca diversa.
Certo sarebbe stato meglio farlo subito invece che attendere ancora, ma questo vorrà dire che ci sarà più tempo per impegnarci a rigenerare le forze politiche al fine di offrire all’elettorato proposte politiche nuove”.
O.Cri.