Di seguito è riportata parte della nota stampa a firma del capogruppo Udc Paolo D’Arcangelo, a seguire le dichiarazioni del coordinatore Udc Pastore:
“La festa che si rinnova ogni anno per festeggiare soprattutto un bell’atto di carità e per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio.
Invece, a San Martino si rinnova ogni anno per i martinesi la ruberia dei soldi dalle loro tasche: anche quest’anno si aumenta del 70% la tassa rifiuti.
Quando, al contrario, anche per rispettare la decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Taranto, che ha sentenziato l’illegittimità degli aumenti pretesi per il 2004-2005-2006, si sarebbe dovuto almeno compensare quell’ingiusto aumento con una diminuzione nel 2010”.
Secondo Paolo D’Arcangelo la causa è da ricercarsi nel fatto che “si è voluto aumentare il Dondo dirigenti comunali” portandolo da 400.000,00 euro a 725.534,00” e continua sostenendo che “questa non è solo una ruberia. È pure uno schiaffo in faccia ai martinesi che oltre al danno devono adesso subire anche la beffa”.
Dice ancora l’esponente Udc: “Ti abbiamo incoraggiato quando pareva che volessi dare una svolta alla tua amministrazione, ma nel momento in cui hai l’occasione per farti perdonare per gli errori degli anni passati torni a ripeterli in modo pure più grave”.
Nei giorni passati sempre duro il partito dello scudo crociato con una presa di posizione in merito al piano urbanistico. Questa volta a parlare il coordinatore cittadino Vito Pastore, e di seguito è proposto uno stralcio della sua nota:
“Cominciamo dal disastro in campo urbanistico che è sotto gli occhi di tutti e che sta lasciando segni sulla pelle di tutti: tecnici, imprenditori edili, artigiani, giovani in cerca della prima casa, piccole e medie imprese in cerca di un suolo attrezzato per un laboratorio, eccetera”.
Secondo Pastore, riferendosi al sindaco Palazzo, in “questo settore non può inventarsi alibi alcuno: perché lui ha mantenuto per se la delega all’urbanistica e gestisce da solo, ogni volta scegliendosi l’ingegnere comunale come ha voluto e nominandoselo senza concorso. Il vecchio Piano Regolatore Generale – continua pastore – ha ormai esaurito le sue potenzialità edificatorie sia di natura abitativa che produttiva; mancano aree attrezzate e munite di infrastrutture per le imprese; mancano aree tipizzate in PRG come artigianali e industriali e un piano per gli insediamenti produttivi (PIP); mancano aree mercatali attrezzate per spostare dal centro nevralgico della città quello scempio del mercato settimanale; manca un piano urbano del traffico e dei parcheggi”.