Clamorosa decisione del Ministro dei rapporti con le Regioni che aveva imposto il suo ex assessore come sfidante al presidente uscente. Per alcune settimane si era anche discusso dell’ipotesi che il centrodestra appoggiasse l’ex ministro Adriana Poli Bortone che ha corso da terzo incomodo con l’appoggio dell’Udc.Il ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto, secondo quanto si è appreso, ha presentato le dimissioni dall’incarico.
Poche ore prima, così si era espresso su di lui il rieletto presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla luce della vittoria alle urne. “Oggi sconfitto Fitto? Questo è indubitabile. Spero che non lo dicano troppo perché non vorrei che Fitto subisse una estromissione dai luoghi del potere. Perché Fitto è stato per me un alleato troppo prezioso. La sua idea della lotta politica è talmente primitiva e insultante”.
“La prima causa della crisi del centrodestra in Puglia si chiama Raffaele Fitto. Per quello io – ha detto Vendola – ho fondato questa associazione: ‘Nessuno tocchi Raffaele'”. Le dimissioni presentate dal ministro Fitto arrivano il giorno dopo le elezioni regionali, che hanno visto in Puglia l’affermazione del centrosinistra con Nichi Vendola e la sconfitta del candidato del centrodestra Rocco Palese, portato avanti e sostenuto proprio dal ministro. Fitto si è ampiamente speso nel corso della campagna elettorale a favore di Palese, è stato per molti versi l’artefice della sua candidatura. Parallelamente Adriana Poli Bortone, potenziale candidata del centrodestra, aveva deciso di correre autonomamente con l’appoggio dell’Udc.
Per la Poli Bortone le elezioni di domenica e lunedì sono state una beffa. Arrivata terza, l’ex ministro di An non è neanche entrata in consiglio regionale perché la legge non prevede l’elezione del terzo candidato e nel suo raggruppamento hanno preso più voti i candidati dell’Udc. Per alcune settimane si era discusso animatamente della possibilità che il Popolo della libertà appoggiasse la Poli Bortone ma alla fine Fitto era riuscito ad imporsi con Berlusconi appoggiando il suo ex assessore, anche lui originario della provincia di Lecce.
SILVIO BERLUSCONI PRENDE TEMPO
Le dimissioni presentate dal ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, sono sul tavolo del presidente del Consiglio da
alcune ore, ma il Cavaliere – a quanto si apprende – non ha ancora deciso cosa farne. Nonostante la delusione per la sconfitto in Puglia sia grande, il premier starebbe ancora riflettendo se accettare o meno il passo indietro di quello che, per molto tempo, è stato uno dei suoi ‘pupilli’. In difesa dell’ex coordinatore pugliese si sono spesi Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa. Secondo il ministro della Difesa, infatti, “andrebbero tenute distinte le questioni di partito da quelle del governo”. E comunque, aggiunge La Russa, “la coerenza di Fitto, anche se i risultati hanno dato ragione
a Berlusconi, va apprezzata”. Una difesa, quella degli ex di An, che per qualcuno appare inevitabile: nel Pdl sono in tanti infatti a ricordare come la decisione di candidare Rocco Palese sia stata anche il frutto del pressing degli ex colonnelli di via della Scrofa, che vedevano come un tradimento la scelta centrista di Adriana Poli Bortone. Chi ha avuto modo di parlare con Berlusconi non ha avuto risposte definitive in merito. “Sta riflettendo e vuole
prendere tempo”, riferisce uno dei fedelissimi del premier.
La questione, dunque – salvo sorprese dell’ultim’ora – è destinata a restare sul tavolo ancora per un po’. E potrebbe finire sul tavolo dell’Ufficio di presidenza del Pdl. Anche se alcuni ritengono improbabile questa strada, perché le dimissioni riguardano il governo e non un incarico di partito.
Ma altri obiettano che la decisione di Fitto, maturata a seguito di una sconfitta elettorale, sia una vicenda prettamente politica. Possibile quindi che Berlusconi, anche per evitare di dover prendere da solo questa difficile decisione, si affidi ad un organo collegiale. In ogni caso il tempo stringe: il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, è fissato per giovedì mattina.
SCHITTULLI: DIMISSIONI DA RITIRARE
”Siamo di fronte ad un politico che sa prendersi tutte le responsabilita’, anche e soprattutto quelle altrui, dando prova di seria appartenenza ad un partito e all’importanza di fare squadra”. Lo afferma il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittelli, commentando le dimissioni del minsitro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. ”Al ministro Fitto – aggiunge in una dichiarazione – riconosco coraggio politico e sensibilita’ umana, ma deve necessariamente ritirare le dimissioni presentate. In questo momento il centro destra pugliese ha bisogno di restare unito e di analizzare con serenita’ e fiducia l’esito elettorale”. ”Con le dimissioni di Fitto, inoltre – dice Schittulli – la Provincia di Bari e l’Unione regionale delle Province pugliesi perderebbero un importante e determinante punto di riferimento in seno al governo nazionale proprio in un momento in cui la Puglia e l’intero Mezzogiorno hanno bisogno di un giovane ed autorevole rappresentante che puo’ e deve farsi carico delle istanze e dei bisogni del nostro meridione”.
FITTO: TATARELLA, PAGA SCELTE PREPOTENTI E MIOPI
“Quello del ministro Fitto mi sembra un atto doveroso, oltre che una assunzione di responsabilità politicamente apprezzabile”. Lo dichiara l’eurodeputato del Pdl Salvatore Tatarella. “Le scelte sbagliate del ministro di Maglie – spiega in una nota – imposte con prepotenza e con qualche furbizia a un riottoso e alla fine remissivo Silvio Berlusconi, hanno penalizzato innanzitutto la Puglia, ma hanno anche tolto al centrodestra la grande soddisfazione di uno storico sorpasso: il conto finale del 7 a 6 sarebbe stato un trionfo: il 6 a 7 è pur sempre un successo, ma se un pò di amaro ci resta in bocca dobbiamo dire grazie solo a Raffaele Fitto”. “Se invece di obbedire a un miope e personale calcolo di potere personale – prosegue Tatarella – Fitto avesse accolto il paterno consiglio di Silvio Berlusconi di candidare Adriana Poli Bortone, allargando l’alleanza anche all’Udc, oggi staremmo festeggiando la vittoria del centrodestra anche in Puglia e Nichi Vendola, invece di una nuova icona della sinistra nazionale, sarebbe solo un ex presidente di Regione, sconfitto al pari dei suoi colleghi meridionali di Calabria e Campania: sommando i voti ottenuti dalla Poli e da Rocco Palese, Vendola sarebbe stato nettamente battuto”.
“Così – conclude Tatarella – per quanto gli va dato merito per le dimissioni e la assunzione di responsabilità, questo atto non esaurisce la necessità che in Puglia si apra immediatamente un dibattito per ridisegnare scelte politiche e classe dirigente del Pdl”. (ANSA).
GASPARRI: DIMISSIONI DA RESPINGERE
”Penso che sia il gesto di un dirigente responsabile, un gesto che deve essere respinto”. Lo afferma il Presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, sulle dimissioni da ministro di Raffaele Fitto. Gasparri aggiunge: ”Stimo Fitto e complessivamente il risultato del Pdl al sud e’ ottimo. Il Pdl, visti i numeri, aveva diritto ad esprimere un proprio candidato in Puglia”.
PISICCHIO (Api): “ATTO DI GRANDE DIGNITA’
”Fitto ha compiuto un gesto di grande dignita’, bisogna dargli atto, alquanto inusuale nella famiglia politica che lo annovera. Il suo gesto e’ assai piu’ eloquente di molte inutili dichiarazioni dei suoi sodali”. Cosi’ Pino Pisicchio, deputato pugliese di Alleanza per l’Italia, commenta le dimissioni del ministro Fitto.
POLI BORTONE: “DOPO SCONFITTA SONO UN ATTO DOVUTO”
”Le dimissioni di Fitto? Dopo una sconfitta del genere sono un atto dovuto”. E’ la lettura che la senatrice Adriana Poli Bortone, che con Io Sud e Udc era in corsa per la poltrona di governatore in Puglia, da’ delle dimissioni presentate dal ministro degli Affari Regionali. ”Se devo dare una lettura benevola – afferma Poli Bortone, interpellata telefonicamente – direi che dopo tre sconfitte, alle regionali del 2005, alle amministrative e, infine a queste ultime regionali in maniera cosi’ eclatante e voluta, le sue dimissioni sono un atto dovuto. In Puglia si stava facendo un
certo discorso con Udc e Io Sud, ma Fitto ha imposto in maniera ostinata una candidatura – prosegue Poli Bortone, riferendosi a Rocco Palese – e Berlusconi ha accettato. Per questo parlo di sconfitta voluta”. ”Se invece dovessi dare una lettura piu’ benevola – prosegue la senatrice – quella di Fitto potrebbe essere un’abile mossa tattica per anticipare di decisioni che il presidente del Consiglio avrebbe preso lo stesso, nella segreta speranza che Berlusconi ci ripensi e le rifiuti. Certo, se il premier fossi io esonereei Fitto dal suo incarico, accetterei le dimissioni e penserei per la Puglia a una classe dirigente meno miope e piu’ politica.
FRATOIANNI (Sel): “GIUSTA DECISIONE”
”Le dimissioni di Raffaele Fitto sono la conseguenza naturale della situazione creatasi in Puglia: competitore nominale in questa campagna elettorale e’ stato Rocco Palese ma il protagonista reale e’ stato Raffaele Fitto”. Lo afferma il coordinatore regionale di Sinistra ecologia e liberta’, Nicola Fratoianni, commentando la decisione del ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, di dimettersi dall’incarico dopo la sconfitta del candidato del centrodestra in Puglia, Rocco Palese. ”La sconfitta clamorosa di Raffaele Fitto mi pare che preveda – afferma Fratoianni – le possibili dimissioni”. ”Ci auguriamo che questa scelta – continua Fratoianni – segni la fine di una stagione nella quale la battaglia politica e’ stata
concepita come una punizione per il popolo pugliese da parte del governo nazionale”.
La Repubblica