Si è tenuto a Torino, da giovedì 11 a sabato 13 marzo, il XVII Convegno Nazionale dei Servizi Educativi per l’Infanzia. “I diritti delle bambine e dei bambini”: è stato questo il tema al centro delle discussioni che hanno viste coinvolte diverse realtà, nazionali e internazionali, tra cui anche quella martinese. La Cooperativa AS.SO., che gestisce il nido d’infanzia comunale “San Francesco”, ha infatti preso parte attivamente al Convegno sia partecipandovi che documentando ed esponendo la propria esperienza. L’inserimento della stessa all’interno della rete “Luoghi per crescere” del Gruppo cooperativo Cgm ha fatto sì che il progetto “Spazio Aperto”, attivato dalla cooperativa già da qualche anno, fosse scelto come esperienza significativa, da mettere in mostra, a testimonianza di un percorso di qualità che vede il nido come luogo della partecipazione.
L’esperienza presentata ha pertanto ben sostenuto l’importanza del nido inteso come “servizio di comunità” supportando quindi il diritto ad entrare e uscire, inteso come diritto ad esprimere se stessi all’esterno del servizio, per essere risorsa e arricchimento nella comunità in cui è inserito, ma anche a legittimare i soggetti che ruotano attorno alla realtà del nido ad esserne coinvolti e resi protagonisti. Lo “Spazio Aperto” è quindi inteso come spazio per la famiglia ed in funzione della famiglia, per consentire alla stessa sia di vivere il nido attivamente attraverso la partecipazione a laboratori, feste e uscite organizzate, sia di trovare nel nido stesso possibilità di crescita in relazione al proprio ruolo attraverso il confronto orizzontale (genitore-genitore) e verticale (genitore-esperto).
Il lavoro presentato ha suscitato molto interesse tra pedagogisti ed educatori che hanno ben apprezzato e discusso il lavoro svolto dal personale educativo. È questo un agire che si colloca all’interno del più ampio progetto “La Città dei bambini”, proposto dall’istituto di psicologia del C.N.R., al quale il Comune di Martina Franca ha aderito dal 1999, che mira a costruire una comunità educante e a creare occasioni di crescita di una rete sensibile al bisogno di protagonismo dei bambini.