Tentano rapina ma arrivano i carabinieri – Lo Stradone

Tentano rapina ma arrivano i carabinieri

– MARTINA FRANCA – Pistola in pugno e con il colpo in canna, pronti a rapinare le Poste di via Garibaldi. Due banditi erano già al primo piano dello stabile che ospita l’ufficio ed attendevano l’arrivo della direttrice per mettere a segno il colpo. Ma insieme alla dirigente sono arrivati i carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Michele D’Agosto. Il blitz in grande stile è scattato intorno alle 7.45 nel centro storico della cittadina della valle d’ Itria. In manette sono finiti tre banditi del Brindisino, il cinquantaquattrenne Pasquale Carparelli, il quarantaseienne Carlo De Falco e il ventinovenne Franco Arpino. Una quindicina di clienti, soprattutto pensionati, erano già in fila all’esterno dell’ufficio. Non si sono accorti di nulla in quanto i militari dell’Arma hanno lavorato proprio per evitare che i banditi potessero usare le armi e quindi lasciarsi dietro una scia di sangue. I carabinieri hanno prima neutralizzato il palo che era all’esterno, cioè Arpino, poi hanno fatto irruzione nell’istituto e al primo piano, nel magazzino, hanno bloccato gli altri due che erano armati e indossavano passamontagna e guanti. Carparelli e De Falco non hanno avuto il tempo di reagire. In pochissimi secondi si sono visti puntare contro le pistole dai militari dell’Arma. Hanno capito di essere finiti in trappola quando i carabinieri hanno urlato che lo stabile era stato circondato. Una ventina i militari della Compagnia utilizzati per portare a termine una operazione spettacolare ma anche molto rischiosa, simile a quelle immortalate nei film polizieschi. I banditi erano penetrati nello stabile, nottetempo, passando per i tetti. Una volta raggiunto il terrazzo del palazzo in cui sono ubicati magazzini e uffici delle Poste hanno divelto una grata in ferro e si sono introdotti nella tromba delle scale. Il loro complice si è piazzato nei pressi della struttura ma non ha fatto in tempo ad avvisare gli altri due. Rapina sfumata grazie ai carabinieri.

Giovanni Nicolardi
Fonte: Tarantosera