È stato siglato martedì 26 gennaio il verbale d’intesa che rendere operativo l’Ecomuseo di Valle d’Itria. Non una cooperativa ma un’associazione con i giovani che hanno partecipato al corso ed una cabina di regia formata dai sindaci o loro delegati dei comuni partecipanti: Alberobello, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca e Monopoli. Questa dovrà seguire le attività ecomuseali attuate tramite i competenti organi tecnici ed amministrativi dei diversi Comuni in maniera coordinata e condivisa.
È il risultato dell’incontro svoltosi a Locorotondo fra il locale sindaco Giorgio Petrelli, il primo cittadino di Cisternino Luigi Convertini, gli assessori alla Cultura del Comune di Martina Franca Elio Greco e del Comune di Alberobello Alberto Lippolis, il vicesindaco di Monopoli Elio Orciuolo e Fasano.
Le mappe di comunità dovranno essere predisposte entro la data del 31 marzo 2011 dai giovani selezionati dai diversi Comuni, appositamente incaricati con provvedimenti distinti per ciascun ente locale, destinando a tale scopo la somma che ogni Comune ha stanziato nei diversi bilanci comunali, pari a 23 mila euro.
Il coordinamento tecnico e scientifico delle diverse equipe progettuali verrà affidato all’arch. Eugenio Lombardi, ideatore e promotore del progetto. Gli incontri di coordinamento dovranno coinvolgere le equipe dei sei Comuni e tenersi in maniera itinerante con cadenza almeno mensile.
“È un momento di grande svolta per il territorio della Valle d’Itria e dell’Adriatico” ha dichiarato entusiasta il sindaco Giorgio Petrelli che ha creduto fin dall’inizio al progetto coinvolgendo gli altri colleghi, “che unisce un territorio vasto: dal Parco delle Pianelle fino alle coste di Monopoli passando per Fasano. Dopo i progetti dell’Area Vasta e del GAL, l’Ecomuseo di Valle d’Itria registra un nuovo e importante passo verso il coordinamento delle istituzioni per il rilancio del territorio, con il supporto della Regione Puglia che ha inserito l’Ecomuseo della Valle d’Itria nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale”.
Proprio tale riconoscimento regionale ha richiesto un maggiore impegno di risorse umane, in quanto l’attività propedeutica ecomuseale dovrà comportare, oltre alla predisposizione delle mappe di comunità, anche la redazione di progetti comunali finalizzati alla valorizzazione del paesaggio, della cultura e delle tradizioni locali. Questi progetti saranno realizzati da un’associazione in cui verranno coinvolti tutti i giovani formatisi nel corso ecomuseale e che si dovrà successivamente occupare della gestione e promozione dell’Ecomuseo. In questo saranno impegnati i fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia, che ha impegnato quasi 70 mila euro per la prosecuzione delle attività ecomuseali, consentendo di far fronte alle spese di coordinamento e alla prosecuzione dell’attività ecomuseale.