Crisi del tessile: dopo la protesta di Novembre è cambiato poco – Lo Stradone

Crisi del tessile: dopo la protesta di Novembre è cambiato poco

Cosa è cambiato dall’ultima volta? In sostanza nulla. Ci eravamo lasciati con la protesta degli imprenditori del tessile e dipendenti al seguito. Chiedevano un tavolo tecnico di concertazione che alla fine è arrivato, se non fosse che da quell’11 Novembre, in cui ci fu la manifestazione dinanzi Palazzo Ducale, sono passate alcune settimane. Qualche giorno fa la notizia dell’insediamento di un tavolo di concertazione per discutere della situazione del tessile-abbigliamento. Il giorno della festa patronale scesero in piazza Roma a manifestare molti operai e imprenditori martinesi esausti dall’annosa crisi del tessile che ormai, da anni, investe la città. A far parte di questa circostanza di confronto, oltre al sindaco Franco Palazzo e all’assessore alle attività produttive Luisa Iudici, i rappresentanti della Cgil e Filtea-Cgil, della Cisl e Femca-Cisl, e alcuni imprenditori che hanno proposto una prospettiva di azione politico-amministrativa, in chiave consultiva rilevando cinque problemi da affrontare tempestivamente. Cinque problemi da affrontare nell’immediato, per partire in maniera concreta. Il tavolo di concertazione propone al sindaco una piattaforma di impegni ai quali adempiere quanto prima. Innanzitutto, una mappatura della situazione delle attività produttive al 31 dicembre 2009, non solo in riferimento al tessile-abbigliamento, per capire in quale contesto ci si muove; quindi, il coordinamento con prefettura e forze dell’ordine, per dare luogo a iniziative di contrasto dell’illegalità, priorità assoluta assieme al sostegno al reddito. Proprio in questa ottica si punta a chiedere all’Inps l’accelerazione e lo snellimento delle procedure riguardo agli ammortizzatori sociali e occorrerà anche favorire la liquidità delle azienda, intercedendo presso gli istituti bancari, così come prevede anche la normativa regionale. Inoltre sarà chiesto alla Regione Puglia, lo stato delle progettazioni rispetto al distretto produttivo della moda, mentre si punta a coinvolgere anche la Provincia di Taranto, sia a sostegno della lotta alla contraffazione e all’illegalità, sia per esaminare i temi della formazione del personale, o di chi faceva parte del personale nel settore tessile-abbigliamento. Hanno dato la loro adesione al tavolo tecnico l’Assindustria, la Confcommercio e la Camera di Commercio. Nei prossimi giorni un nuovo incontro.

Ottavio Cristofaro